Il campione belga ha ammesso che, dopo i due gravi infortuni del 2024, ha riflettuto sulla possibilità di chiudere la carriera.
Il 2025 è stato un anno di transizione per Wout van Aert, anche se dopo i due gravi infortuni del 2024 è comunque riuscito a ottenere due successi importanti, uno nella tappa di Siena al Giro d’Italia e uno sugli Champs Elysees nell’ultima frazione del Tour de France. Intervistato da The Athletic, il corridore belga è però tornato sul suo momento più difficile, rivelando un importante retroscena.
“Quello che sta finendo è stato uno degli anni più complessi della mia carriera, dal punto di vista mentale – ha spiegato Van Aert -. Venivo da due gravi infortuni subiti nel 2024, quello alla Dwars door Vlanderen e quello alla Vuelta, e devo ammettere che dopo il ko al ginocchio in Spagna mi sono chiesto se valesse la pena continuare a correre”.
“Sotto la mia uniforme di gara si nascondono le mie cicatrici – ha aggiunto il campione belga, che ha saputo costruirsi una carriera di altissimo livello sia su strada sia nel ciclocross -. Quei segni mi ricordano tutto quello che ho dovuto passare. Il 2025, poi, non era iniziato nel migliore dei modi ma è cambiato tutto con il successo di Siena, che è stato anche più bello proprio per tutto quello che avevo passato”.
Adesso, ritrovata definitivamente la fiducia, c’è da pensare al 2026: “Voglio vincere il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix – ha detto Van Aert, senza nascondersi -. Ci ho provato in ogni modo finora ma non ci sono riuscito. Sarebbero vittorie importantissime per la mia carriera, ma so bene che in quelle gare la pressione è altissima. Da giovane ero più nervoso, adesso però ho imparato a gestire queste emozioni”.