US Open, tiene banco il caso del fotografo del match Bonzi-Medvedev

Articolo di Aldo Seghedoni

Gli hanno fatto lasciare il Billie Jean King Tennis Center, scortato e senza il suo accredito

Una delle immagini che saranno più ricordate dell’attuale edizione degli US Open è quella che ha visto protagonista Selcuk Acar, il fotografo che è entrato in campo domenica sera mentre Benjamin Bonzi si preparava a effettuare una seconda battuta con match point contro Daniil Medvedev.

Medvedev è andato su tutte le furie quando il giudice di sedia, Greg Allensworth, ha concesso nuovamente il primo servizio al suo avversario. Lo spettacolo è arrivato dopo.

A pagarne le conseguenze è stato il fotografo, che è stato invitato a lasciare il Billie Jean King Tennis Center, scortato e senza il suo accredito. La partita di Daniil Medvedev è stata interrotta per oltre sei minuti tra un punto e l’altro.

“Mi considero una vittima e mi dichiaro innocente”, ha dichiarato Acar, secondo quanto riportato dalla stampa britannica.

La USTA, tramite il suo ufficio stampa, ha fornito una versione differente dei fatti: “Aveva ricevuto istruzioni di non entrare e le ha ignorate”.

Gli dicono tutti che è troppo elegante ma lui non crede sia vero. Ha sempre avuto una grande attrazione per la NBA ma l’altezza non l’ha mai supportato e così ha dovuto ben preso riporre il sogno nel cassetto di diventare un giocatore di basket professionista. Ma non considera che scrivere sia un ripiego, tutt’altro.

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