Roger Federer a cuore aperto: la sua grande paura dopo il ritiro

Dopo il ritiro, arrivano i dubbi.

Roger Federer ha detto addio al tennis giocato, e ora gli resta da capire in che modo proseguire la sua vita. Ma, soprattutto, se proseguire la sua carriera nello sport in maniera attiva o dedicarsi a qualcosa di completamente diverso. Dubbi che, come lo stesso fuoriclasse svizzero ha ammesso, attanagliano la sua mente in queste settimane.

Federer ne ha parlato senza giri di parole dal Giappone, dove si trova per un evento targato Uniqlo. “Noi tennisti siamo umani – ha spiegato alla stampa -. Nel nostro sport essere presenti a livello psicologico è fondamentale. Ogni tanto staccare la spina è necessario, anche solo per qualche mese. Anche perché siamo sempre in viaggio e alle prese con gli allenamenti e il jet lag. Senza peraltro poterci permettere di dire che siamo stanchi, o trasmettiamo agli avversari una sensazione di debolezza”.

“Per questo ho un po’ di paura nel fare altri sport dopo il mio ritiro – ha quindi aggiunto Federer -. Ora con le ginocchia va meglio, ma voglio dedicarmi alla mia famiglia e fare qualche viaggio con loro. Ho voglia di rilassarmi un po’, poi tra qualche mese vedremo come sto. Sono in pensione e voglio godermi qualche vacanza all’insegna dell’avventura. Sinceramente nel futuro non mi vedo come allenatore di tennis, ora come ora. Però mai dire mai, nel caso in cui un giovane svizzero avesse bisogno di una mano lo aiuterò molto volentieri”.

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