Paolo Bertolucci: “La Coppa Davis è morta da tempo”

Articolo di Martino Davidi

L'ex Davisman azzurro è drastico parlando del possibile forfait di Musetti, che seguirebbe quello di Sinner.

Paolo Bertolucci, vincitore della Coppa Davis a Santiago nel 1976 insieme ad Adriano Panatta, Corrado Barazzutti e Tonino Zugarelli, ha espresso un parere molto drastico all’Adnkronos sulla stessa Davis e sul possibile forfait di Lorenzo Musetti, che potrebbe fare la stessa scelta di Jannik Sinner, per le Finali. Ecco le parole di Bertolucci.

“La Davis è morta da tempo, non conta più per i giocatori. L’obiettivo per i tennisti che occupano le prime posizioni del ranking sono gli Slam, le ATP Finals e qualche Masters 1000″.

“Lorenzo ha finito ieri sera tardi ed era stanchissimo, rischia di giocare la Davis ma non essere in grado di competere al massimo delle sue possibilità. Se dovesse rinunciare a essere in campo a Bologna la prossima settimana sarebbe una scelta da accettare”.

“Non dimentichiamoci che gioca ininterrottamente da sette settimane. Non sarebbe né il primo né l’ultimo giocatore di alto livello a non giocarla. Ai miei tempi la Davis era di vitale importanza. Negli ultimi 30 anni ha via via perso sempre più centralità. È in fondo al calendario e in fondo nelle priorità dei giocatori”.

Grande appassionato di sport, è stato un discreto lanciatore di peso ma ha dovuto smettere per problemi ai tendini. Ciò non gli ha impedito di mantenere i legami con il magico mondo dell’atletica. Gli piace scrivere, ma anche leggere: il suo autore preferito è Stephen King e spera di poterlo incontrare un giorno.

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