L’oro olimpico tifa Jannik Sinner ma solleva una critica

"Siamo squali ma restiamo pesci piccoli" ha sottolineato il fuoriclasse del nuoto.

Intervistato da Repubblica, Thomas Ceccon ha parlato della decisione di allenarsi in Australia: “Avevo bisogno di staccare, volevo svuotarmi la testa. Tutto è sembrato più leggero. Io che andavo a letto alle sei di mattina, che litigavo con la notte. In Australia alle 22 dormivo già, surfavo all’alba. Ero sempre in acqua ma con un altro spirito, non c’è paragone”.

Il campione ha poi parlato di Jannik Sinner, punto di riferimento non solo per i tennisti ma per tutti gli sportivi in generale: “Sono un suo fan. Il tennis ti dà possibilità di rivincita continue. Nel nuoto invece tutto si gioca in pochi secondi”.

Successivamente Ceccon ha però sollevato una critica: “I guadagni tra tennis e nuoto sono imparagonabili: Wimbledon vale milioni, noi se va bene portiamo a casa 15’000 dollari. Siamo squali ma restiamo pesci piccoli, capita anche che ci confondano”.

In chiusura Thomas Ceccon ha mostrato la sua parte più sensibile: “La mia prima relazione è finita male, mi ha fatto soffrire e ho chiesto aiuto a uno psicologo. È stata una scelta giusta, ne parlo senza vergogna anche se molti uomini hanno paura di sembrare fragili. Il nuoto mi ha aiutato a sfogarmi e forse anche a guarire”.

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