La decisione di separarsi da preparatore atletico e fisioterapista presa da Jannik Sinner risulta meno improvvisa di quanto sembrasse.
Jannik Sinner ha deciso di interrompere il suo rapporto con Marco Panichi, il suo preparatore atletico, e Ulises Badio, il suo fisioterapista, dopo una collaborazione durata appena nove mesi. Una decisione apparsa improvvisa, ma che non sembra affatto caduta dal vuoto. Le avvisaglie di una possibile, imminente rivoluzione infatti c’erano già tutte.
Già in quel di Halle, infatti, Jannik Sinner si era presentato senza Panichi in un torneo che lo aveva poi visto uscire già al secondo turno per mano di Aleksandr Bublik. In quell’occasione insieme a lui c’era Darren Cahill ed era ancora presente Ulises Badio. All’inizio della settimana, al suo arrivo a Wimbledon, invece, l’entourage dell’altoatesino era composto dallo stesso Cahill e da Simone Vagnozzi come coach, insieme al solo osteopata Andrea Cipolla.
Secondo le ricostruzioni della ‘Gazzetta dello Sport’, però, Sinner stava già tempo riflettendo sulla possibilità di rivoluzionare il suo staff. Nonostante la grande esperienza di Panichi e Badio, entrambi a lungo al fianco di Novak Djokovic, il campione di San Candido non avrebbe mai sviluppato un rapporto di fiducia profondo con i due. In più, lui spesso contraddistinto da una profonda riservatezza, non avrebbe del tutto gradito la loro tendenza a rilasciare un numero di interviste dal suo punto di vista eccessivo.
Il rapporto professionale c’era, e la sua efficacia è dimostrata da una finale di Roland Garros durata ben cinque ore e mezza. A Parigi l’esperienza di Sinner è però finita con una sconfitta parecchio dolorosa, decisiva nel fargli prendere una decisione su cui stava ragionando da tempo. Ora resta da decidere i nomi di chi li sostituirà. Sempre la ‘rosea’ suggerisce quelli di Claudio Zimaglia e Dalibor Sirola, che però nel frattempo sono entrati nell’entourage di Novak Djokovic. La loro disponibilità, quindi, è al momento tutta da dimostrare.
