Jannik Sinner e la Coppa Davis: il campione torna sulla polemica e mette un punto fermo

Articolo di Martino Davidi

Intervistato da Sky Sport, il fuoriclasse di Sesto Pusteria ha replicato nuovamente alle critiche ricevute dopo l'annunciato forfait.

La decisione di Jannik Sinner di non partecipare alla fase finale della Coppa Davis continua a far discutere tifosi e addetti ai lavori. Ma il campione di Sesto Pusteria, intervistato da Sky Sport nella trasmissione “Jannik, oltre il tennis”, ha voluto chiarire definitivamente le sue ragioni, con parole che mostrano consapevolezza per il proprio percorso.

“A fine stagione, dopo tutte le pressioni, le partite, le emozioni, sia nelle vittorie sia nelle sconfitte, serve tempo per rimettere insieme tutto – ha spiegato il fuoriclasse di Sesto Pusteria -. Per noi atleti, una settimana in più di preparazione è tantissima: ti permette di arrivare più forte, più carico, con più energie e soprattutto con più voglia”.

Sinner ha sottolineato quanto sia importante, anche mentalmente, avere un periodo di recupero e di preparazione mirata: “Non si tratta solo di vacanza, ma di prevenzione, di equilibrio, di longevità sportiva. Giochiamo a tennis ogni giorno e ci sta che a volte manchi la voglia. Iniziare a lavorare una settimana prima, senza forzare subito, è fondamentale anche per evitare infortuni. Non ho dubbi: non giocare la Davis quest’anno è la scelta giusta”.

Il campione ha anche ripercorso il suo impegno nella vittoria della Davis 2024, spiegando che quella fu una scelta dettata dal cuore e dalla promessa fatta a Matteo Berrettini: “L’anno scorso era diverso. Non avevo giocato a Parigi e qualcuno del mio team aveva provato a trattenermi, ma avevo promesso a Berrettini che avremmo giocato insieme, per ricambiare il suo sostegno nel 2023. E abbiamo vinto. Già allora, però sapevo che nel 2025 non avrei partecipato”.

Infine, Sinner ha voluto ribadire la sua fiducia nella squadra azzurra, che considera fortissima anche senza di lui: “Mi dispiace che nessuno sottolinei quanto sia forte questa squadra, anche senza di me. Pur senza Darderi, che è il numero 26 al mondo, ci sono Cobolli, Musetti, Berrettini, e un doppio incredibile con Bolelli e Vavassori. Le possibilità di vincere ci sono eccome”.

Grande appassionato di sport, è stato un discreto lanciatore di peso ma ha dovuto smettere per problemi ai tendini. Ciò non gli ha impedito di mantenere i legami con il magico mondo dell’atletica. Gli piace scrivere, ma anche leggere: il suo autore preferito è Stephen King e spera di poterlo incontrare un giorno.

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