Guerra in Ucraina: Elina Svitolina ha vinto la sua battaglia

Elina Svitolina ha vinto la sua battaglia.

La tennista aveva annunciato la propria rinuncia a prendere parte al torneo di Monterrey, in Canada. Il motivo è che, lei ucraina, avrebbe dovuto affrontare Anastasia Potapova che è russa.

Nel frattempo, però, la decisione di rimuovere ogni simbolo riconducibile alla Russia è stato preso. Potapova, pertanto, come ogni sua connazionale potrà sì giocare a tennis, ma rinunciando alla propria bandiera.

A queste condizioni, quindi, Svitolina giocherà regolarmente in Canada. “Tutto è stato concordato. Il personale responsabile della partita e quello che si occupa della trasmissione del match hanno confermato che tutte le bandiere e le scritte riferite alla Russia saranno rimosse durante l’incontro”, ha spiegato la tennista. A riportare le sue dichiarazioni, ‘BTU.ua’.

La sua protesta, nelle scorse ore, era stata vibrante. “Credo che la situazione attuale richieda una presa di posizione chiara da parte delle nostre organizzazioni: Atp, Wta e Itf. Noi giocatori ucraini chiediamo che seguano le indicazioni del CIO di accettare russi e bielorussi solo come atleti neutrali, senza mostrare nessun simbolo nazionale o bandiera. Voglio annunciare – aveva spiegato Svitolina sui profili social – che non giocherò più, né a Monterrey né in ogni altro torneo, contro giocatrici della Russia o della Bielorussia, finché le autorità del tennis non intraprenderanno le azioni necessarie”.

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