Flavia Pennetta si emoziona per la sua New York e spinge Jannik Sinner alle Olimpiadi

Articolo di Mauro Corno

"Tutti gli sportivi, in fondo, hanno il desiderio di giocare per la medaglia" osserva l’ex campionessa della racchetta.

Nel giorno dell’anteprima stampa della nuova produzione originale di Sky Sport “Flavia a New York, 10 anni dopo”, che si è tenuta a Torino, la Pennetta, dopo essersi emozionata nel rivedere le immagini del suo trionfo agli Open degli Stati Uniti, ha parlato anche di Jannik Sinner, il campione che a volte ha sorpreso con le sue scelte.

“Il calendario del tennis lo conosciamo bene ormai: ogni anno ci sono eventi fondamentali, che pesano tantissimo in una carriera. Ma per me trovare spazio per l’Olimpiade non vuol dire fare un’aggiunta forzata, anzi. L’Olimpiade è qualcosa che ha un’importanza enorme, è un punto fermo.  Io penso che, quando si arriva all’Olimpiade, anche nel tennis, bisogna esserci” ha sottolineato.

“Jannik ci sarà? Sì, perché no? Non credo sia qualcosa a cui un tennista non pensa. Tutti gli sportivi, in fondo, hanno il desiderio di giocare per la medaglia. L’ultima Olimpiade è stata a Parigi, l’anno scorso, ora manca qualche anno” ha aggiunto la brindisina, presente nel capoluogo piemontese con alcuni familiari, tra cui il marito, Fabio Fognini.

“L’abbiamo visto con i grandi campioni: Novak Djokovic negli ultimi due anni aveva un obiettivo chiaro, voleva l’oro olimpico, e ce l’ha fatta. Rafa Nadal, la stessa cosa. Roger Federer pure. L’Olimpiade ha un peso, eccome. E il tennis non fa eccezione…” la conclusione dell’ex fuoriclasse della racchetta.

Da oltre vent’anni Editor-in-Chief di Sportal.it si è laureato in Scienze Politiche alla Statale di Milano con una tesi su Georges Simenon. Ha scritto due libri su calciatori e allenatori italiani all’estero: Ai confini dell’impero e Nuovi confini dell’Impero. Da bimbo era certo che avrebbe giocato in serie A ma già in Seconda Categoria faticava.

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