Felix Auger-Aliassime senza rimpianti dopo il ko con Jannik Sinner

Articolo di Luca Giorgetti

Il canadese ha commentato la sconfitta con il numero uno del mondo in semifinale agli Us Open in conferenza stampa

Felix Auger-Aliassime ha commentato la sconfitta con Jannik Sinner nella semifinale degli Us Open in conferenza stampa. “Il futuro dirà quanto sono vicino a Jannik – ha esordito -. Non voglio fare troppe previsioni, voglio solo prendermi un momento per godermi il torneo e tutto ciò che è stato positivo. Ovviamente costruisci il tuo futuro su ciò che hai di buono, e poi cerchi di migliorare passo dopo passo. Sto solo cercando di assorbire tutto questo. Ma dire quanto sia vicino il mio livello… sì, abbiamo lottato là fuori. Ci sono stati bei punti. Ho tenuto testa in certi momenti, in alcuni set ho dominato. Ovviamente mi sento competitivo, ma sarà il futuro a dire quanto sono vicino”.

“Sono soddisfatto di molte cose – ha aggiunto il canadese -. Perché ovviamente c’è il livello, come sto servendo, come colpisco il diritto, come mi muovo in campo, anche il rovescio. Ma penso che sopra tutto questo ci sia la convinzione, la mentalità, la sicurezza in me stesso di avere quello che serve per vincere questo tipo di partite. Anche nelle partite difficili, come nei quarti di finale, probabilmente ci sono stati momenti in cui stavo giocando peggio, per così dire. Ma continuavo a credere che il mio momento sarebbe arrivato e che sarei tornato a un buon livello. Credo che questo tipo di partite siano gratificanti per me. Penso che la mentalità sia qualcosa su cui ho lavorato e che questa settimana sia stata positiva”.

Sulle differenze con il match a Cincinnati, dominato dall’altoatesino: “Sì, ho giocato molto meglio. Ho servito molto meglio. È stato strano. A Cincinnati non giocavamo da anni, ed è stato come se fossi stato colto di sorpresa, in un certo senso. Non avevamo mai fatto un allenamento insieme in tre anni. Una cosa è guardare un giocatore, ma essere in campo con lui, vedere come risponde e quanto velocemente gioca, mi ha colto di sorpresa. Poi, andando sotto nel punteggio – anche due su tre – sono andato subito sotto e questo ha influito sul mio gioco. Stasera, invece, sapevo cosa aspettarmi. Lui è partito forte, ma avevo molta più fiducia che con il passare del match avrei trovato un buon livello e sarei stato competitivo”.

Nel quarto set Felix ha sciupato ben cinque palle break: “Sì, è dura. Potrei spiegarti tutti quei punti, ma è finita. Sono stato sorpreso da una seconda di servizio lenta. Ho cercato il vincente di diritto, sarebbe potuto entrare. Se fosse andato bene, magari sarei arrivato al quinto set, magari no. Non lo so. Non ho rimpianti. Ho giocato a modo mio. Ho fatto le mie scelte. Vivi o muori con le tue scelte, no?”.

Laureato in Economia alla Bicocca di Milano, e specializzato col Master in Sport Business Management, collabora per Sportal.it scrivendo articoli di ogni sport dopo l'attenta analisi di dati, fonti e statistiche. In particolare, è appassionato di tennis, che pratica a livello agonistico, e calcio.

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