Favola a lieto fine per Valentin Vacherot: trionfa a Shanghai battendo il cugino Arthur Rinderknech

Articolo di Martino Davidi

4-6 6-3 6-3 il punteggio a favore del monegasco che è protagonista di una delle più grandi sorprese degli ultimi anni.

Nell’inaspettata finale del Masters 1000 di Shanghai trionfa il monegasco Valentin Vacherot, numero 204 del mondo, partito dalle qualificazioni, che ha battuto in rimonta in due opre e 10 minuti di gioco suo cugino, il francese Arthur Rinderknech, numero 54, con il punteggio di 4-6 6-3 6-3.

Un break decide il primo set ed è ovviamente in favore di Rinderknech, che strappa il servizio al cugino sull’1-1. Stesso film ma a ruoli invertiti nel secondo parziale: Vacherot brekka il transalpino sul 4-3 in suo favore.

Il monegasco fa subito il break nel primo gioco del terzo set, poi ha altre tre palle break consecutive nel terzo e altre quattro nel quinto, ma Rinderknech le annulla tutte. Per contro, Vacherot perde solo due punti in quattro turni di servizio e, sul 5-3, con un altro break mette il sigillo al match.

Si completa così la favola di questo semisconosciuto monegasco, che compirà 27 anni il 16 novembre e che non aveva mai raggiunto una finale nel circuito maggiore ATP. Rinderknech perde invece la sua seconda finale su due, ma domani salirà alla sua miglior posizione in classifica, 28, così come Vacherot, che scala 164 posizioni installandosi al numero 40.

Grande appassionato di sport, è stato un discreto lanciatore di peso ma ha dovuto smettere per problemi ai tendini. Ciò non gli ha impedito di mantenere i legami con il magico mondo dell’atletica. Gli piace scrivere, ma anche leggere: il suo autore preferito è Stephen King e spera di poterlo incontrare un giorno.

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