
Il tennista ha deciso di ritirarsi: "Sapevo sarebbe arrivato questo giorno".
Il tennis saluta Fabio Fognini: l’asso della racchetta ha deciso di ritirarsi e l’ha annunciato durante la conferenza stampa organizzata a Wimbledon. “Questo è il modo migliore per dire addio. Gli ultimi anni della carriera sono stati difficili, è arrivato il momento di essere onesto con me stesso” ha detto.
“Non voglio tornare indietro, la partita con Carlos Alcaraz è stata la mia ultima. Amo questo sport e la motivazione è ancora alta, il tennis mi ha accompagnato per tutta la vita. Ho tanti bei ricordi che conservo nel cuore, qualcosa di speciale. Questo giorno sapevo che sarebbe arrivato”.
L’idea di Fognini, però, era un’altra: “L’obiettivo era ritirarmi a Monte-Carlo l’anno prossimo ma la vita è così e sono felice di dire addio in questo momento. Non parteciperò ad altri tornei, lascio oggi. Questo sport mi ha accompagnato per tutta la vita e continuerà a farlo, conserverò per sempre tantissimi ricordi splendidi. Ho giocato nell’era di Novak Djokovic, Rafa Nadal e Roger Federer, i migliori giocatori della storia. Sono stato fortunato a vivere questa era”.
“La notte prima del match con Alcaraz il mio desiderio era divertirmi e giocare il mio miglior tennis possibile. Tutti gli elementi mi hanno portato a questa decisione. Ho sofferto tanto a causa degli infortuni degli ultimi anni. Dopo grandi infortuni, alla mia età, diventa sempre più difficile, e credo che questa sia la migliore decisione che io possa prendere. Ho giocato nel campo più importante al mondo, è l’addio perfetto e non potevo chiedere altro”.
“Ho fatto questo lavoro per 20 anni e non so fare altro, però penso che non potevo chiedere un’uscita di scena migliore. Ultimamente ho fatto molta fatica, gli infortuni mi hanno portato a vincere poche partite e perdere punti nel ranking. Serve anche coraggio per dire basta. Dopo due set con Alcaraz ero a pezzi, ma l’inerzia della partita e la voglia di competere ha fatto si che io continuassi e si creasse questa cornice splendida” ha dichiarato Fabio Fognini.
“Penso sia stata una sconfitta e vittoria allo stesso tempo, non sono mai riuscito a viverla così intensamente. È stata bella soprattutto la fin: il modo in cui sono uscito dal Centrale e il modo in cui sono andato negli spogliatoi. Queste cose valgono più di una sconfitta e farlo in questo campo, davanti alla mia famiglia, vale più di qualsiasi partita vinta”.
Un campione come Fabio Fognini ha di certo molti insegnamenti da dare alle nuove generazioni: “Servono tanta dedizione e tanto sacrificio, ma anche molta pazienza. Arrivare a essere professionisti non è facile e questo vale per tutti gli sport. Per questa voglia e dedizione devo ringraziare chi ha creduto in me sin da subito, tutti i maestri che mi hanno seguito da piccolino. Dicevo sempre le cose come stavano. Ho sbagliato, ma fa parte di un percorso molto lungo. Ci sono state più salite che discese. Oggi Inizia una nuova vita fuori dal campo e sono disposto a dare consigli a chi vorrà, ascoltando anche le cose brutte. Dire le cose come stanno porta a volte allo scontro, ma si esce più forti. Questo lo devo a mio padre, molto diretto e senza peli sulla lingua”.