
Durissime dichiarazioni in diretta alla Rai di Adriano Panatta subito dopo il trionfo di Jasmine Paolini agli Internazionali d'Italia.
In diretta sulla Rai, dopo il trionfo di Jasmine Paolini agli Internazionali d’Italia, Adriano Panatta, l’uomo simbolo del tennis italiano, ha lanciato un incredibile attacco contro Coco Gauff, che ha perso la finale del Foro Italico contro la 29enne toscana, e contro la stragrande maggioranza delle tenniste, colpevoli secondo lui di essere capaci di giocare in un solo modo. Ecco le sue parole.
“Jasmine Paolini è una giocatrice straordinaria. Il 95% delle giocatrici tirano forte e non pensano. Devono imparare a giocare a tennis. Paolini è una grandissima giocatrice, non ha un fisico giunonico ma è una valchiria di cuore. Ha vinto con intelligenza, Gauff ha perso senza intelligenza. Sono tenniste fatte in laboratorio, non cambia mai espressione durante il match. Lei, o chi le sta accanto, non capisce che bisogna cambiare modo di giocare. Una giocatrice di quel livello, numero 3 del mondo e potenzialmente numero 1, dovrebbe cambiare allenatore”.
“Gauff, come molte atlete top di oggi, è ‘programmata’ per giocare sul cemento. “Imparare a giocare sulla terra battuta non fa mica male… Gauff fatto una palla corta che non ho visto fare nemmeno al circolo da due signore attempate… Ormai insegnano solo a tirare forte senza pensare. Il 95% delle giocatrici gioca come la Gauff, vince chi sbaglia meno: è una noia mortale. Mi diverto a guardare la Paolini perché pensa e fa giocare ‘male’ queste giocatrici… vabbeh, giocatrici… capaci di giocare solo in una maniera…”.
“Sanno giocare solo in un modo? Allora restassero sul cemento e non venissero qui. Se vuole essere una campionessa vera, una tennista deve saper giocare su qualsiasi superficie. Tra gli uomini, i big vincono dappertutto. Tra le donne allora la classifica è falsa… Facessero un circuito solo cemento per queste tenniste. Giocano tutte nello stesso modo, tirano forte anche in maniera impressionante. A tennis, però, c’è la rete e ci sono le righe: non basta tirare forte, bisogna imparare a giocare a tennis”.