Un grido di allarme da Dorothea Wierer

Non solo non fa un passo indietro Dorothea Wierer ma addirittura rincara la dose. Ospite telefonica di Skysport24, la regina azzurra del biathlon, dominatrice in questo 2020 del Mondiale di Anterselva e fresca della sua seconda Coppa del Mondo, ha ribadito le accuse rivolte all’Ibu appena dopo la sprint di Kontiolahti (“Comandano i soldi, non la salute degli atleti”), andata in scena senza pubblico nonostante tutti gli altri sport invernali si fosse fermati per l’emergenza del Covid-19.

“Sono ancora convinta di quanto detto, avevano sospeso tutte le gare e il nostro era il solo sport invernale che doveva gareggiare – spiega la 29enne fuoriclasse delle Fiamme Oro – In Finlandia la situazione non era così grave ma Italia, Francia e Spagna avevano vissuto un momento molto difficile e non sapevamo nemmeno se stavamo bene, visto che vogliono due settimane per capire se si è malati o meno. E’ stato un periodo strano e sono convinta che noi atleti siamo quasi degli oggetti: sono davvero i soldi che comandano tutto”.

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