
Questa la rubrica olimpica di analisi, sport, spettacolo, costume e un po' di pepe che Sportal.it offre per i Giochi Olimpici dal 5 al 21 agosto. Ospite: Cino Marchese!
Un Marchese a Rio. Questa la rubrica olimpica di analisi, sport, spettacolo, costume e un po’ di pepe che Sportal.it offre per i Giochi Olimpici dal 5 al 21 agosto. L’ospite è Cino Marchese, personaggio dello sport a più facce e unico: competenza, conoscenza tecnica, passione, esperienza internazionale, successi organizzativi, manager di marketing e comunicazione. E anche solide amicizie personali con i grandi campioni.
Incomincia la carriera di manager sportivo dirigendo l’ufficio italiano di IMG di Mark Mc Cormack per circa 20 anni. In seguito consulente e advisor di molte aziende e organizzazioni operanti nello sport, oggi attivo soprattutto nella impiantistica sportiva. Ha seguito molti personaggi dello sport come Alberto Tomba, Paolo Rossi, Roberto Baggio, Deborah Compagnoni, Martina Navratilova, Monika Seles e molti altri grandi campioni. Collabora con diverse strutture universitarie e docente in diversi Master multilingue di formazione.
– Appena involatosi l’Air One di Renzi l’Italia ha rotto il ghiaccio ai Giochi di Rio vincendo le prime medaglie d’oro, Fabio Basile nel judo e Daniele Garozzo nel fioretto e tre argenti e un bronzo al femminile, la prima medaglia di Tania Cagnotto e Francesca Dallapè (trampolino), e Odette Giuffrida sempre nel judo e Elisa Longo Borghini nel ciclismo su strada, niente medaglia invece per le tre donne dell’arco e il giorno dopo Campriani si è preso quell’oro nella carabina mancato a Londra di un soffio e il plurimedagliato Giovanni Pellielo ha perso l’oro nello spareggio.
“Sarà una combinazione, ma appena alla pressione è subentrata la calma e la consapevolezza nei propri mezzi sono arrivati quei risultati che tutti aspettavamo. Brava Italia che nelle discipline a lei congeniali non trema e porta a casa quei risultati che ne fanno una spedizione di assoluto primo piano. Bravi, bravissimi!!!”
– Giovanni Malagò era al settimo cielo per le sue prime medaglie d’oro da presidente, quali novità ha portato al CONI questo imprenditore-sportman e quali problemi ha risolto o non è riuscito ancora a risolvere?
“Giovanni, l’ ho già detto è un uomo fortunato e la sua passione è stata premiata. Purtroppo devo dire che di nuovo non ha portato niente ed anzi si è accodato a quella mentalità burocratica che deve assolutamente cambiare. Le medaglie, queste medaglie devono rappresentare la forza di cambiare e non ti devono far pensare che tutto va ben madama la marchesa”.
– Due righe sui vincitori ci vogliono: lo judoka Fabio Basile è un 21enne caporal maggiore della cerchia torinese esploso negli ultimi tempi:, ha esibito un corpo scolpito, potrebbe fare del cinema ed è molto social, nessuno lo conosceva ma su Facebook aveva avvertito “Mi buttate fra i lupi, diventerò Capobranco”. Bel tipo Daniele Garozzo, 24 anni, fiorettista siciliano, grintoso, con un padre angiologo che si faceva tutti i giorni 130 km d’auto per allenarsi perchè Acireale manca di un impianto, era da 20 anni che l’Italia non vinceva l gara individuale più attesa, e ha divertito tutti con questa frase: “Stasera mi sono sentito Pelè“
“Da piemontese sono contento che un mio conterraneo si sia fatto valere confermando una tradizione che in questa specialità è molto antica anche se non so quanti siano in grado di capire come questo sport funzioni. La scherma non rappresenta una sorpresa, ma conferma una nostra attitudine per questo sport e non finirà di darci soddisfazioni. Questa situazione sugli impianti faccia riflettere Malagò perché è immorale costringere certi atleti a fare dei sacrifici come quelli di Garozzo”.
– Due medaglie nel judo attestano che questo sport non è più figlio di un Dio minore, dietro un’organizzazione e l’arte marziale del Sol Levante può essere per molti giovani una valvola di sfogo e per le ragazze sicurezza e autodifesa: da manager dello sport si potrebbe spettacolarizzare in chiave professionistica e televisiva.”
“Il judo dicevo non rappresenta una sorpresa . Indubbiamente in momenti come questi che viviamo la pratica di autodifesa deve essere incoraggiata . è pero difficile spettacolarizzare questo sport, ma certamente qualcosa si può fare”.
– La scherma pur in fase di rinnovamento con un CT (Cipressa) che sa il fatto suo ha portato due medaglie in salsa siciliana della scuola di Catania; orogliosamente Garozzo ha puntualizzato: “noi siciliani siamo coriacei , visto quanti siamo nella nostra squadra?” e magari adesso salterà fuori che come Mazzarino da Mazara del Valle, anche D’Artagnan arrivò alla corte della Regina da quelle terre dove la lama è sinonimo di onore.
“La scherma ha delle risorse incredibili ed è capace ad ogni Olimpiade di proporre una serie di atleti che non avevamo mai sentito prima. Questa è però la forza di un movimento che senza fare proclami e tenendo un atteggiamento molto accorto è capace di produrre talenti in continuazione”.
– Tania Cagnotto, sangue piemontese e il cui padre Giorgio con Klaus Dibiasi ha fatto conoscere i tuffi, è ormai una delle atlete più amate dello sport italiano del momento, quali son le altre dette da un esperto ti marketing e comunicazione?
“Non dico che Tania Cagnotto sia unica , ma a parte Federica Pellegrini non ne conosco altre. Vi racconto però un fatto realmente accaduto. Alberto Castagnetti, mio grande e compianto amico, un giorno mi chiese che viste le mie conoscenze , proponessi la bella veronese ai miei amici di IMG coi quali ho lavorato per molti anni . Chiesi al mio ex Capo rientrato in IMG dopo 5 anni di NIKE cosa ne pensasse. Brutalmente mi disse che non erano interessati e mi spiegò il perché pur essendo abbastanza al corrente. In parole povere, personaggi come Tania e Federica non generano dei ricavi tali da pagarne le spese che invece tu avresti per gestirle al meglio due personaggi che pretendono un lavoro di supporto di grande qualità. È meglio usare delle strutture in essere domestiche. Alberto non fu contento di questa risposta , ma capì perché conosceva molto bene lei ed altrettanto conosceva me e la mia ex organizzazione”.
– L’eroina sfortunata è Elisa Longo Borghini ,ciclista di una famiglia importante nello sci alpino: senza di lei l’olandese Van Der Breggen non avrebbe mai vinto, è andata a riprendere l’americana Abbott che aveva 20″ all’ultimo chilometro, ma nella volata lunga l’azzurra ha pagato il coraggio.
“Ho il massimo rispetto di tutti gli atleti, ma quando si tratta di uno sport che solo in certe occasioni prende la scena storco un po’ la bocca ed il ciclismo femminile è uno di questi”.
– A proposito della gara su strada femminile, proprio nello stesso tratto della caduta di Nibali (frattura del polso e clavicola, gli siamo tutti vicini) la discesa-killer è costata un pauroso volo all’olandese Van Vleuten che era in testa, caduta male, sul collo, è stata in terapia intensiva per 3 fratture della spina dorsale, da quelle parti c’èra qualcuno bravo a fare la macumba?
“Non c’entra la macumba, ma da quelle parti non sanno cosa è il ciclismo. La loro mancanza di cultura è imbarazzante ! Nemmeno nel mountain bike ci sarebbe stata una curva di quel genere!”
– E’ mai possibile un doppio incidente sullo stesso tratto di percorso nel giro di 24 ore, non si poteva trovare un correttivo:o gli organizzatori sono incapaci o senza scrupoli
“Aggiungo che in Brasile devono fare dei corsi di carnevale ,ma non delle corse ciclistiche”.
– Nel tennis risultati da tramonto degli Dei, dopo 3 ori nel doppio e imbattute da Sydney, le sorelle Williams eliminate al primo turno da due ceche, e a sua volta Djokovic dall’argentino Del Potro nel singolare e poi nel doppio.
“Il tennis paga lo scotto di un torneo che nessuno diventa matto per vincerlo. Se ciò accade , bene, ma altrimenti focus sugli US Open molto più importanti per quel genere di atleti”
– Venus non ha voluto parlare coi giornalisti, dicono sia malata mentre cosa succede al serbo che ci teneva tanto a vincere la sua prima medaglia d’oro dopo due tentativi andati a vuoto: logorio, nausea, un calo fisico?
“Non conosco i retroscena di Venus, ma non dimenticatevi che ha 38 anni ed è molto logora. Per quanto riguarda Djokovic vale quanto detto sopra”.
– Nel tennis italiano il futuro sembra essere l’ammirevole Paolo Lorenzi: peccato che il senese di buona famiglia abbia vinto a 34 anni il primo torneo Atp e sia 44 al mondo, superato il turno è andato fuori con lo spagnolo Bautista.
“Che Paolo Lorenzi sia il numero uno di Italia fotografa il momento di grande crisi di questo sport soprattutto per quanto riguarda i giovani. Tuttavia onore a Lorenzi e alla sua annata”
– Con i 100 più veloci della sua carriera (47″12) Michael Phelps ha vinto l’ottava medaglia d’oro in staffetta, la n.19 in totale, un record assoluto nella storia delle Olimpiadi che può migliorare nei prossimi giorni
“Michael Phelps ho dimenticato di accoppiarlo a Usain Bolt e rimedio subito. L’Americano rappresenta qualcuno nella storia non del nuoto, ma dello sport”.
– Quanto può valere in contratti un campione di nuoto in America bianco e col suo fisico?
“Può valere molto , ma molto tanto. Si tratta di un fenomeno della storia dello sport”
– Qualcuno si sta chiedendo cosa siano quei cerchi rossi sulla parte superiore del corpo di Michael Phelps, si parla di una tecnica di recupero chiamata “cupping” che utilizza minuscole ventose per tirare la pelle e allentare i muscoli e tendini, se non è un favola metropolitana la cosa funziona.
“Può essere. Anche io dal mio fisioterapista faccio qualcosa di simile con delle coppette che mi curano il mal di schiena e mi lasciano dei cerchi evidenti quando me li leva”
– Il segreto per la Pellegrini e Magnini potrebbe essere invece lo shampoo antiforfora del quale fanno pubblicità, vedremo se anche quello funzionerà, intanto “Fede” si è qualificata per la finale dei 200 sl delle 3 di mattina di mercoledì.
“Lo shampoo di Magnini e della Pellegrini non cura la forfora, ma contribuisce a tenerli insieme”.
– Sorpresa nel torneo di basket, la Croazia ha preso slancio dal blitz di Torino battendo la Spagna, taccio i commenti che l’esperto di Espn ha dedicato a Sergio Scariolo.
“Sono sorpreso anch’io, ma la Croazia ha lavorato d’estate perché aveva l’impegno di Torino . La Spagna era in vacanza a Ibiza e Formentera e si è visto. È indubbio che Sergio abbia dei problemi a tenere insieme un gruppo molto eterogeneo e ormai scollegato”.
– Organizzazione al collasso nei primi giorni di gare per i controlli ai cancelli, con code anche di un chilometro, proteste, urla, gente arrivata da tutto il mondo che se ne va arrabbiata per cui gli impianti rimangono deserti alle gare e si notano persino vuoti sugli spalti anche per il Dream Team del basket
“Modestamente l’avevo previsto nel primo numero di questa rubrica. I sudamericani si sa quanto siano approssimativi e poco esperti di organizzazione di eventi di questa portata”.
– Sembra che alla fine la soluzione del problema sia stata il far passare tutti quanti, senza controllare zainetti e borsette, alla faccia dei controlli di sicurezza, dei costi esorbitanti incoraggiando gli eventuali malintenzionati.
“Speriamo che non succeda nulla di drammatico e voglio sperare che con il tempo si attrezzino meglio”.
– Immaginiamoci una scena simile a Roma 2024, he accadrebbe da noi?
“Di proposito non voglio parlare di Roma 2024, ma semplicemente auguro a Giovanni di riuscire a fare quello che ardentemente desidera”.
– L’autorevole Time ha svelato che nei primi 24 giorni di luglio l’antidoping è stato sospeso su pressione del Ministero dello Sport e del CIO brasiliani per allentare la morsa dei troppi controlli sui loro atleti, la Wada ha protestato, lo scandalo è grosso.
“Da sempre sono contrario all’antidoping che ritengo fasullo e pieno di buchi. Non mi sorprende quindi che Il Time si sia sbilanciato in tal senso”.
– Nel dopo-Renzi i gufi sono spariti, come direbbe lui e una volta partito il suo concittadino fiorentino Niccolò Campriani ha vinto nella carabina da 10 metri secondo ma d’oro dai 50 metri: e così lunedì pomeriggio l’Italia si è trovata prima in Europa,salendo 8 volte sul podio assieme alla Cina al 2° posto nel medagliere dietro gli Stati Uniti, mica male no?
“Bravo Campriani, ma era tutto previsto meno il Judo. Comunque bravi, anzi bravissimi”.
A cura di ENRICO CAMPANA