Zebre Rugby, il futuro è un giallo

Non c’è pace per lo sport parmigiano. Un anno e mezzo dopo il fallimento del Parma Fc, e pochi mesi dopo il malinconico addio della storica formazione di basket femminile, ombre si allungano anche sul futuro delle Zebre, la massima espressione del rugby locale, nonché una delle due franchigie italiane iscritte al PRO 12 e in quanto tale sotto il controllo della Federazione dal 2012 fino al giugno dello scorso anno, quando il controllo delle Zebre Rugby è stato ceduto a un gruppo di imprenditori locali.

Proprio i conti in rosso delle Zebre influirebbero comunque su quelli del rugby nazionale, il cui bilancio preventivo per il 2015 sembra destinato a chiudersi con una perdita di circa 1 milione di euro, dovuta in gran parte ai 4 milioni di contributo per tenere in vita la franchigia parmigiana.

Dati però smentiti dalla stessa Federazione, che parla di una ‘bottom line’ in sostanziale pareggio, con un valore economico nel 2015 pari a 46.461.295 euro e di contro un valore distribuito di 45.998.835 euro e 462.460 euro trattenuti dalla stessa FIR come ammortamenti o da destinare a riserve.

Secondo fonti finanziarie il nodo starebbe nella possibilità di contabilizzare il contributo alle Zebre in due modi diversi, a causa della diversa calendarizzazione nella chiusura dei bilanci della FIR, che chiude l’esercizio a dicembre, e delle Zebre, a giugno.

Indiscrezioni di stampa prefigurano addirittura, appunto, il rischio fallimento per le Zebre, a fronte di un utile di 686 euro destinati alla riserva legale, e del fatto che quello chiuso al 30 giugno 2016 non risulta ancora approvato.

Ma a tale proposito si può parlare di un vero e proprio giallo, dopo che un duro comunicato della franchigia ha smentito i foschi scenari: “A seguito delle notizie apparse oggi su Ansa e su alcuni siti specializzati, Zebre Rugby intende precisare, in primis, che i contributi elargiti da FIR sono paritariamente ripartiti tra le due Società italiane partecipanti al Guinness PRO12 ed alle competizioni EPCR. Un contributo straordinario a favore di Zebre Rugby per favorire il primo anno di attività, dopo la privatizzazione della società, è stato elargito limitatamente alla stagione sportiva 2015/2016. In merito ai documenti contabili necessari alla stesura del bilancio consuntivo da chiudersi entro il 30/10/2016 la reperibilità degli stessi è sempre stata garantita al nostro collegio dei revisori, compatibilmente con i tempi  necessari alle registrazioni contabili ad agli adempimenti normativi di prassi. La bozza del bilancio dell’esercizio 2016, come previsto dallo statuto sociale, sarà regolarmente presentata entro i termini di legge all’assemblea ordinaria dei soci. Zebre Rugby esprime, infine, il proprio rammarico nel rilevare come determinate notizie sembrino unicamente volte ad inasprire il clima in pieno periodo elettorale”.

La verità è comunque vicina, perché poco prima dell’Assemblea Ordinaria Elettiva del 17 settembre, che sarà chiamata a nominare il presidente e il consiglio per il prossimo quadriennio, la situazione andrà all’esame del Consiglio Federale, che dovrà approvare i conti prima di trasmetterli al Coni.
 

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