Allarme Zebre: “Serve aiuto per salvare il progetto”

O vittoria, o fallimento. Non sembrano esserci mezze misure per il futuro delle Zebre Rugby.

La franchigia parmigiana, unica italiana iscritta al Pro12 insieme al Benetton Treviso, rischia infatti di scomparire, o di cambiare sede, se in breve tempo non verranno reperite le risorse economiche sufficienti per portare avanti il progetto che, secondo il presidente Stefano Pagliarini, può arrivare a far lottare la squadra per la vittoria del prestigioso torneo. 

Pagliarini ha lanciato l’allarme martedì mattina durante una conferenza stampa svoltasi in Provincia alla presenza dell’assessore allo sport Giovanni Marani: “Se non avremo un aiuto da parte del territorio non avremo la possibilità di coronare il nostro progetto e rischieremo di vanificare il lavoro fatto”.

Del resto, i dubbi sulla solidità economica delle Zebre (la cui proprietà da federale è passata a privata nell’estate 2015, con un pool di 60 soci), sollevati già dalle prime voci di settembre, sono caduti a inizio 2017, quando era stato presentato il bilancio recante una perdita di 100.000 euro. Un rosso sufficiente al momento per evitare il fallimento, ma che dovrà essere coperto al più presto.

La parola passa quindi a Comune, Provincia e Regione, chiamati a collaborare per evitare un’altra sparizione illustre nello sport cittadino, dopo quella ormai datata del volley maschie, del calcio e del basket femminile oltre al ridimensionamento del baseball.

Circolano però già le voci su un possibile cambio di sede della franchigia: in lizza Roma e Calvisano, quest’ultima storica roccaforte del rugby italiano, con uno stadio da 5000 posti già pronto.

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