VR46-Fabio Di Giannantonio: c’è feeling, fatica invece Marco Bezzecchi

Le parole di Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi

Archiviato il primo evento in pista della stagione 2024 per il neonato Pertamina Enduro VR46 Racing Team a Sepang dove si chiudono i primi test ufficiali MotoGP. Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi, in sella alle Ducati Fluo Stream, chiudono nella scia dei più forti, rispettivamente in P8 e P15 nella combinata dei tre giorni. 

55 giri anche nella giornata di oggi per Fabio che migliora ancora il suo tempo. In mattinata, ferma il cronometro a 1’57.343 per dedicarsi poi ad una più che positiva e convincente simulazione di Sprint race nel pomeriggio. Una piccola scivolata alla curva 9 prima di pranzo, senza conseguenze, e poi la testa già al prossimo test in Qatar in poco meno di due settimane (19-20 febbraio prossimi ndr). 

Bilancio discreto per Marco, che non riesce ad andare oltre l’1’57.867 di ieri. Completa 56 tornate e rinuncia al tentativo sul giro secco per concentrarsi sulla messa a punto. Anche per lui una piccola caduta nel finale alla curva 5. 

“Torno in Italia con il sorriso, se devo dare un voto a questo test, direi 9 su 10 ha dichiarato Di Giannantonio ai canali ufficiali del team -. Il feeling è stato buono da subito, anche il time attack non è stato male. Stamattina mi sono proprio divertito, ma la cosa che mi carica di più è il risultato e le sensazioni durante la simulazione di questo pomeriggio, quando in pista faceva davvero caldo. Siamo stati veloci, tutti i segnali sono positivi. La GP23 è tanto più potente, anche a livello di trazione e ha una confidenza sull’avantreno differente. Sono stanco, a livello fisico devo recuperare un po’, ma non vedo l’ora di tornare in pista in Qatar”.

“Chiudiamo questo primo test con una giornata un po’ complicata – ha ammesso Bezzecchi -. Abbiamo avuto un piccolo problema sulla moto e abbiamo optato per non tentare il time attack. Ho preferito lavorare ancora sullo stile di guida, sto facendo un po’ fatica. La moto è molto veloce, ma non sono ancora a mio agio, devo adattarmi e questo richiede ancora un po’ di tempo. In frenata e in accelerazione, le sensazioni sono diverse rispetto alla GP22. Non sono ancora riuscito a portare il pacchetto al limite, ragione che ci ha spinto a continuare per step e a lasciare per un attimo da parte giro secco e simulazione in vista del Qatar”.

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