Caduto al sabato a Portimao, Nicolò Bulega ha conquistato il suo primo punto in MotoGP il giorno dopo: ora a Valencia una nuova occasione.
Nicolò Bulega avrà l’occasione di correre a Valencia la sua seconda gara in MotoGP, dopo l’esordio a due facce di Portimao. Ampiamente deludente la sua Sprint Race in Portogallo, alla domenica è arrivato un punticino mondiale. E ora il vicecampione del mondo in Superbike intende rilanciare, spiegando quali difficoltà abbia trovato finora sulla Ducati Desmosedici GP25.
“In MotoGP non bastano tre giorni per capire una moto. Soprattutto se sono i giorni di un weekend di gara – ha osservato Bulega -. Diverso sarebbe trascorrere tre giorni di test, in cui non c’è la stessa pressione e può capitare di passare un’ora ai box a studiare i dati. In un weekend di gara invece serve sempre la massima concentrazione, perché i miglioramenti devono arrivare in pochissimo tempo. Non è facile”.
“Quello di Portimao è stato il mio primo weekend in MotoGP, che è davvero molto diversa dalla SBK. Lì quest’anno sono stato molto forte, e non ho avuto bisogno di guardare i dati poi così spesso – ha ammesso Bulega -. In Portogallo sono anche riuscito a studiare quelli di Pecco Bagnaia, Alex Marquez, Aldeguer. Ma analizzarli è diverso dal metterli in pratica in pista. Adesso, a Valencia, so che cosa mi devo aspettare”.
“Per me sarà comunque un weekend complicato, perché non corro su questa pista da quattro anni – ha aggiunto Bulega -. Voglio però imparare tutte le novità, dopo che a Portimao alla fine non è andata poi così male. Lì ho commesso errori che, da pilota esperto, non mi sarebbero capitati in SBK. Ma credo sia normale, e penso di essere andato piuttosto bene negli ultimi giri in Portogallo. Ho capito in che cosa la mia poca esperienza è stata un fattore, ho passato due giorni a casa per ragionarci su. Ora mi sento pronto”.