
Marc Marquez è tornato a parlare dei fischi del Mugello in un'intervista a DAZN ma anche del suo modo di gareggiare che lo ha caratterizzato per tutta la sua carriera.
Marc Marquez ha rilasciato un’intervista a DAZN in cui ha parlato di come è riuscito, subito al suo esordio in MotoGP, a mettere in difficoltà i rivali di allora, in primis Valentino Rossi, e poi, incurante delle critiche, di non aver mai cambiato il suo modo di guidare.
“Ho avuto la mia parte con Pedrosa, con Lorenzo, ho avuto la mia parte con Valentino. Sono colleghi, ma sono anche rivali, e ciò che sottolineo, o di cui vado fiero, è che quando arrivi a 20 anni, è facile che certe affermazioni ti influenzino”, ha detto Marquez.
“E non mi hanno cambiato, né nel mio carattere né nel modo di guidare – ha continuato il leader del mondiale -. Ho guidato d’istinto, e continuo a farlo. Le interviste, i festeggiamenti, d’istinto, perché non mi piace preparare nulla“.
Infine, riferendosi ai fischi che gli ha riservato il pubblico del Mugello a dieci anni dal contestatissimo duello con Valentino Rossi a Sepang, Marquez ha concluso così: “Con i rivali, alla fine, bisogna accettare sia il buono che il cattivo. Quando mi dicono cose cattive, mi motivano“.