Marc Marquez, le parole di Alberto Puig riaccendono il dibattito

Articolo di Francesco Lucivero

Il manager catalano è tornato a parlare del campione del mondo, con cui ha condiviso parte dell'esperienza in Honda.

In attesa di rivederlo in pista dopo l’infortunio che gli ha impedito di correre le ultime gare di una stagione MotoGp comunque per lui trionfale, Marc Marquez torna al centro del dibattito dopo le parole che Alberto Puig, il suo pigmalione ai tempi della Honda, ha affidato a un documentario trasmesso dalla versione spagnola di Dazn. Il manager catalano, in particolare, non ha dubbi sul fatto che senza la serie di infortuni che tenne Marquez lontano dai circuiti per tutta la stagione 2020, adesso il numero 93 avrebbe un titolo in più e, dunque, avrebbe raggiunto la doppia cifra alla voce Mondiali vinti.

“Quell’anno non solo avrebbe vinto il Mondiale ma lo avrebbe proprio dominato – ha sentenziato Puig -. Era velocissimo, molto più veloce del resto dei piloti in griglia. Lo dico in tutta onestà, è una cosa che non penso soltanto io”. Nonostante ciò, il 2020 di Marquez è l’unico della carriera del centauro catalano a registrare zero punti in classifica con una sola gara iniziata, quella del 19 luglio 2020 a Jerez, che vide il ritiro di Marquez al ventiduesimo giro. Il numero 93 avrebbe corso altri due anni in Honda, dovendo fare i conti però con i continui problemi fisici e con le prestazioni al di sotto delle aspettative della Honda.

Le parole di Puig hanno infiammato la discussione soprattutto sui social: da una parte i sostenitori di Marc Marquez che confermano quanto detto da Puig, dall’altra quelli che, invece, fanno notare che proprio in quella stagione, segnata dalla rivoluzione a livello di calendario a causa della pandemia di Covid-19, la Honda non avrebbe piazzato nessuno dei suoi piloti, né del team ufficiale (oltre a Marquez c’erano il suo sostituto Stefan Bradl e il fratello di Marc, Alex), né del team LCR (Nakagami e Crutchlow) nelle prime nove posizioni del Mondiale MotoGp, vinto da Joan Mir su Suzuki davanti a Franco Morbidelli su Yamaha.

Nato nel 1986, giornalista pubblicista e speaker radiofonico appassionato di comunicazione sportiva e culturale. Nell'ambito di collaborazioni con importanti editori italiani, oltre che di uffici stampa, realizza articoli, interviste e contenuti per web, radio, televisione e social media.

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