
Da un lato la bocciatura del lavoro di Vasseur, dall'altro l'ammirazione verso Charles Leclerc: Mario Andretti scuote l'ambiente Ferrari.
La Ferrari che nel 2025 continua ad arrancare alla ricerca della sua prima vittoria stagionale, obiettivo già ampiamente raggiunto dalle rivali McLaren, Red Bull e Mercedes, continua a far storcere il naso a tifosi e addetti ai lavori. A entrambe le categorie appartiene Mario Andretti, che da un lato ha già strizzato l’occhio a Charles Leclerc da uomo di riferimento del futuro team Cadillac. Dall’altro ha già buttato giù dalla sua personale torre il team principal del Cavallino, Frederic Vasseur, per i risultati deludenti di quest’anno.
“Se ho perso fiducia in Vasseur? Sì”, ha ammesso Andretti durante il Festival dello Sport a Trento. E l’istriano, che vinse il mondiale del 1978 in Lotus correndo con la bandiera statunitense, ha sottolineato il suo lunghissimo rapporto con il Cavallino. “Il mio sogno si è avverato quando, dopo tanti anni, sono tornato in Ferrari nel 1982 per sostituire Pironi. Enzo aveva giurato che, dopo Bandini, mai avrebbe avuto un altro pilota italiano. Io ero il giusto compromesso. Gli spiegai che non correvo da oltre un anno, ma quando arrivai a Fiorano feci registrare un record della pista durato per 8 anni”.
Riguardo alla Formula 1 odierna, invece, Andretti ha le idee chiare: “Verstappen è fortissimo, mentre in McLaren mi pare che per qualche motivo a me ignoto favoriscano Norris. A me invece piace Piastri, ha tanta grinta. Tifo però tantissimo per Leclerc. E se un giorno dovesse decidere di cambiare squadra, sappia che in Cadillac lo prenderei all’istante”.
Il team americano, per la sua stagione di debutto che avverrà nel 2026, si è già assicurato due veterani della Formula 1 come Valtteri Bottas e Sergio Perez. Entrambi a lungo “scudieri” di grandi campioni, non bisogna dimenticare che vantano, in due, un bottino di 16 vittorie in Formula 1. E chissà se, un domani, all’elenco non si possano aggiungere le 8 già conquistate proprio da Leclerc.