
Una grandissima festa, con grandissimi nomi e splendide macchine da ammirare.
Ancora una volta un grande successo per l’Historic Minardi Day, che in due giorni ha portato oltre ventimila persone all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari per la soddisfazione di Gian Carlo Minardi, che con la sua scuderia ha scritto pagine importanti nella Formula 1 e che con le sue intuizioni ha lanciato grandi piloti, dando loro fiducia quando erano giovanissimi.
“Abbattere record fa sempre piacere – ha detto a Sportal.it l’ingegnere -: quest’anno ne abbiamo superati un po’ in tutti i campi, dai social, per arrivare alle presenze di macchine in esposizione e poi in pista (Come per esempio due magnifiche Tyrrell a 6 Ruote), passando dai piloti che ci hanno onorato della loro presenza: è una categoria un po’ particolare, ma c’è orgoglio nel vedere che quando Minardi chiama la risposta non manca“.
“C’è orgoglio, poi, nel vedere che le vere protagoniste sono le auto e i piloti che hanno fatto la storia – ha aggiunto – Dopo trent’anni, il nome Minardi è ancora vivo nel mondo dell’auto, e questo ha un significato profondo. E a tutti va un grandissimo ‘grazie’ per averlo ricordato anche in questo fine settimana“.
“Ho sempre cercato di dare spazio ai giovani, ma non è nel Dna della Ferrari. L’unica eccezione è stata Leclerc. Speriamo che prima o poi quello che chiamano il predestinato… lo diventi davvero“ ha concluso parlando del talentuoso monegasco di Maranello.