Gunther Steiner, Gene Haas spiega i motivi della separazione

Gunther Steiner, Gene Haas spiega i motivi della separazione

A pochi mesi dall’inizio della nuova stagione di F1 vi è già stato il primo colpo di scena. La Haas, infatti, in maniera soprendente, ha annunciato la separazione ufficiale da Gunther Steiner, che lascia il ruolo di team principal dopo ben dieci stagioni. Al posto dell’altoatesino vi sarà Ayao Komatsu. Ai microfoni del sito ufficiale della F1, il patron del team americano Gene Haas ha voluto approfondire le motivazione che avrebbero portato a questa decisione.

“Il motivo principale che mi ha spinto sono le prestazioni. Abbiamo 160 gare alle spalle senza mai aver ottenuto un podio e negli ultimi due anni siamo arrivati noni o decimi in classifica costruttori. Non sto dicendo che sia stata esclusivamente colpa di Steiner, ma credo che sia arrivato il momento giusto per cambiare dato che le direzioni che stavamo seguendo non hanno dato frutti” ha esordito il patròn della Haas.

“Abbiamo avuto un finale di stagione molto complicato e non accetto più di arrivare decimo. Avere un approccio più ingegneristico forse ci darà benefici. Con Komatsu nel ruolo di team principal abbiamo messo l’ingegneria al cuore della nostra organizzazione. Abbiamo valutato quale figura potesse essere quella giusta per l’avvicendamento e Ayao fa parte del team sin dall’inizio della nostra avventura in F1 e conosce tutti i dettagli della nostra scuderia” ha proseguito l’imprenditore statunitense.

Ferrari è al nostro fianco e ci mette a disposizione motori incredibili. Sono abbastanza imbarazzato di fronte ai nostri risultati pur potendo contare su materiali e componenti di primissimo livello. Sauber nel 2026 diventerà Audi e dunque potremmo rimanere l’unico cliente Ferrari e dobbiamo fare decisamente meglio. Abbiamo il loro motore, abbiamo un buon telaio, parlo con molti ingegneri e penso che il nostro più grande difetto sia l’aerodinamica. Dobbiamo darci da fare per trovare la strada giusta, non accetterò più di essere umiliato ogni domenica” ha chiosato Gene Haas.

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