Lewis Hamilton ha concesso una lunga intervista al Magazine della Ferrari.
"Attualmente mi trovo in una fase diversa della mia vita: ho 40 anni, mentre la prima volta che mi sono seduto al volante di una monoposto ne avevo 21".
"Se consideriamo le mie origini e il fatto che sono passato dal guardare la Formula 1 in TV, con il sogno di gareggiare ai massimi livelli, a salire su una vettura di F1 circondato da tutto il personale, i meccanici, i macchinari e tutto il resto, calarmi infine nell’abitacolo di una Ferrari a distanza di 20 anni è stato molto più emozionante".
"A 21 anni era tutto “esaltante” più che emozionante, perché tutto dentro di me era in fermento. Quando invece sali su una Ferrari, è amore a prima vista. Si crea un legame completamente diverso”.
"Il rosso è uno dei miei colori preferiti. Ferrari è storia e tutto ciò che il Marchio rappresenta. Le auto sono dei capolavori".
"E poi ci sono la lingua, la cultura, il cibo dell’Italia, il modo in cui le persone mostrano entusiasmo per ogni cosa".
"Benché nel corso degli anni siano entrate altre culture e persone di ogni estrazione, il cuore di Ferrari resta italiano".
"Non avrei mai pensato che un giorno avrei fatto parte di tutto questo".
"A dire il vero, all’inizio ero preoccupato per le differenze culturali, ma appena sono arrivato sono stato accolto da una grande apertura mentale".
"In fin dei conti siamo tutti esseri umani. Una volta che intrecciamo un legame, tutto il resto passa in secondo piano”.
"È una vita che sono nella F1, ma quando sono arrivato in questo team mi sono trovato di fronte a uno scenario ancora una volta diverso".
"Per questo non biasimo le persone che non sanno cosa significa. L’unica cosa che posso fare è continuare a concentrarmi sulle cose che posso controllare".
"Ovvero, come mi preparo e come lavoro col team, come mi presento qui ogni giorno e mantengo un atteggiamento positivo”.