Polemica MotoGp, furia Bagnaia e Rins: “Come Michael Masi…”

Scontro nei paddock dopo la carambola innescata da Nakagami al via, considerato come un incidente di gara dai commissari della MotoGp

Infuria la polemica in MotoGp dopo la decisione di giudicare come incidente di gara la carambola innescata da una manovra imprudente di Nakagami al via del Gran Premio di Catalogna. Pecco Bagnaia e Alex Rins, i due piloti colpiti dal giapponese, chiedono provvedimenti importanti.

“In Formula 1 Michael Masi l’anno scorso ha preso delle decisioni sbagliate ed è stato mandato via. Penso che i piloti debbano avere più voce in capitolo – ha spiegato il centauro della Ducati -. Io non mi ero ancora permesso di dire nulla su questo argomento perché sono uno degli ultimi arrivati, però si discute da anni di questa situazione e forse è giunto il momento di agire. Basti pensare che Livio Suppo ha fatto reclamo per quanto accaduto a Rins, ma dalla direzione gara non gli hanno nemmeno risposto. Nakagami non è stato sanzionato in alcun modo. Sono rimasto sorpreso da questo fatto, soprattutto perché c’è un ex pilota a capo dei commissari. Non lo trovo corretto e penso se ne debba parlare in commissione di sicurezza”, le parole a Sky.

Così Alex Rins, che ha un polso fratturato: “Per certo ora sono infortunato, e questo non è un gioco. Come detto lo Steward Panel non è al livello della MotoGP: per prima cosa Taka ha tagliato la strada ad altri in modo troppo aggressivo, poi ha frenato davvero troppo tardi, e la caduta è stata una ovvia conseguenza. Per certo farò pressione affinché i membri dello Steward vengano cambiati: io certamente non posso più combattere per il titolo, ma anche per Pecco ora è dura, visto che è stato coinvolto. Spencer è troppo vecchio per ricoprire quel ruolo, serve gente più giovane, che ha corso in un’era più vicina a questa. Parlare con Pecco? Non ancora, ma la sorella mi ha detto che sta bene, a parte l’arrabbiatura”.

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