Carlo Pernat si lascia andare sul fratello di Valentino Rossi

Le parole di Carlo Pernat

Carlo Pernat ai microfoni di Moto.it ha fatto chiarezza sul futuro di Enea Bastianini e non solo: “Ha un contratto triennale diretto con Ducati, fino a fine 2023. Il primo anno, 2021, con l’opzione per l’anno successivo che Ducati ha fatto valere (c’era anche una penale); per il secondo anno, 2022, il contratto è con opzione e prelazione sul 2023: questo vuole dire che ci vediamo a giugno 2022, e se a metà dell’anno arriva per esempio una Suzuki che offre dieci milioni, la Ducati deve coprire i dieci milioni”.

“Ci sono già le cifre stabilite anche per il 2023. E nel contratto si parla sempre di moto ufficiale, ma naturalmente può essere ufficiale di quell’anno o dell’anno prima… Per il prossimo anno, Bastianini correrà con Gresini e con la moto ufficiale di fine 2021, per la precisione quella che uscirà da Valencia: in poche parole, quella che guida Bagnaia, più qualche aggiornamento 2022. Io dico: non facciamone un altro caso Morbidelli. Però posso aggiungere che la situazione potrebbe anche cambiare. Io sto lavorando perché Bastianini possa avere la moto completamente ufficiale. E credo che con un talento di questo genere… non vedo come Ducati non possa fare qualcosa in più. Anche se mi rendo conto che ci sono accordi e tempi da rispettare.

“Io so già quello che prenderà nel 2023: le cifre sono già stabilite e sono molto alte, fortunatamente le abbiamo definite prima del Covid. Polemiche non ce ne sono. Poi certo, Bastianini, quando vede che la moto ufficiale la danno a Marini, che lui bastona regolarmente in tutte le gare… Intendiamoci, magari Marini è un diesel, certamente non è una pippa… ma al momento Enea ha più talento, parliamoci chiaro. Ed è chiaro che a questo punto lui ci patisce: è un pilota, è il più forte e la moto migliore la danno a un altro. Ma alla fine io non ne farei un caso, ci stiamo lavorando e la possibilità di migliorare la situazione c’è. E poi…. La Ducati lo sa: l’Aprilia ci aveva offerto moltissimi soldi, Massimo Rivola ci ha pressato, ci ha mostrato qualcosa, c’è stato un momento che la cosa era in bilico, lo dico francamente. Abbiamo ragionato, guadagnavamo tre volte di più e loro pagavano anche la penale. Certo, era una scelta un po’ azzardata però parliamo di una Casa italiana, dove Enea sarebbe stato il numero uno… Ma alla fine la scelta è stata fatta e vediamo se la Ducati potrà tenerne conto. Sto lavorando per questo. Già ottenere la moto fine 2021, quella che esce da Valencia, e poi alcune successive evoluzioni è una bella cosa, sarà una moto molto vicina all’ufficiale 2022. Poi non credo che Gigi Dall’Igna sia così abbelinato, come diciamo a Genova, da non fare qualcosa in più per un pilota che può giocarsi qualcosa di importante. Anzi sono sicuro che farà tutto quello che potrà, perché Gigi lo conosco bene”.

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