Vincenzo Nibali, Granfondo dedicata a Michele Scarponi: le parole dello Squalo

Il corridore siciliano: “Quando mi hanno proposto di diventare testimonial delle Marche ho pensato anche a Michele, queste sono le sue strade, ci viveva e si allenava”.

Vincenzo Nibali è arrivato a Porto Recanati, dove, nella giornata di domenica 17 ottobre, accompagnerà i granfondisti nell’evento che porta il suo nome, la Granfondo Nibali, che attraverserà alcuni dei luoghi più belli della Regione Marche.

Un feeling cominciato nei primi anni della sua gloriosa carriera e si è sviluppato fino a diventare una vera e propria collaborazione: “È una Regione che mi affascina, ideale per fare ciclismo, perché c’è ogni tipo di terreno per un appassionato in cerca di divertimento. Ogni giorno scopro qualche angolo nuovo davvero affascinante. Il Lombardia è stata la mia ultima gara ufficiale, ma la GF Nibali sarà la mia ultima vera fatica stagionale. Il percorso è tipico di queste zone, sembra una tappa della Tirreno-Adriatico, con tanti muri che renderanno la gara molto dura”.

Ci sarà il Muro dello Squalo, uno strappo di un chilometro al 15%: “L’organizzatore Andrea Tonti ha voluto intitolarmi questo strappo, ma credo di non averlo mai affrontato e sono molto curioso di scoprirlo. È vero, io sono un corridore da salite lunghe, ma su queste strade ho ottenuto delle belle soddisfazioni in carriera”

Le Marche sono anche la Regione di Michele Scarponi, l’amico e collega scomparso nel 2017. Nibali ha voluto essere presente nel momento dell’intitolazione della stele in sua memoria in cima alla salita del Valico di Santa Maria Maddalena, alla presenza dei familiari di Michele, del sindaco di Sarnano, Luca Piergentili, del CEO di Eurobuilding Spa e Sassotetto srl, Umberto Antonelli, e dello scultore Valentino Giampaoli.

“Quando mi hanno proposto di diventare testimonial delle Marche ho pensato anche a Michele, queste sono le sue strade, ci viveva e si allenava, e sono contento di poter dare una mano alla sua terra – ha detto Nibali, che a Filottrano, cittadina di Michele, ci torna spesso, visto che il fratello Antonio vive lì con la moglie marchigiana -. È stato prima un grande rivale, anche a Sassotetto ci sfidammo senza esclusione di colpi, poi un gregario e soprattutto amico”.

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