Riccardo Riccò non ha dubbi sulla decisione di Fabio Aru

Le parole di Riccardo Riccò

Riccardo Riccò, ora gelataio ma professionista dal 2006 al 2011 prima di una squalifica di 12 anni che scadrà nel 2024, segue ancora il ciclismo, come confidato ad Oastpo: “Alcune volte però mi arrabbio perché mi rendo conto di quello che ho buttato via, poi però guardo il bicchiere mezzo pieno. Ho conosciuto mia moglie Melissa e sono più felice. A fine 2019, prima del lockdown, siamo riusciti a vendere la gelateria che avevamo a Tenerife e siamo tornati in Italia. Entrambi avevamo voglia di tornare a casa. Così ne abbiamo aperta un’altra a Vignola e sono contento di quello che siamo riusciti a costruire. E’ un bel lavoro, creativo e che mi piace.”

“Se mi piacerebbe tornare in sella a squalifica conclusa? No, perché sarebbe una brutta copia. Ogni cosa ha il suo tempo e una sua età.” 

Chiosa sul ritiro di Fabio Aru: “Credo che Fabio abbia fatto bene, al suo posto avrei fatto anche io così. Ora ci sono quattro o cinque corridori che danno spettacolo: Van der Poel, Evenepoel, Van Aert, Valverde e Alaphilippe. Sono davvero dei fenomeni”.

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