Parigi-Roubaix: Sonny Colbrelli svela i segreti dietro all’impresa

Sonny Colbrelli non riesce a nascondere l’entusiasmo dopo il trionfo nella Parigi-Roubaix.

“Questo è il mio anno, e sono davvero felice. Vincere qui era uno dei miei sogni e si è realizzato. Il primo era il Fiandre, il secondo è la Roubaix. E ora ce l’ho fatta”, ha dichiarato un emozionatissimo Colbrelli.

Il lombardo ha quindi raccontato la sua gara e quando ha capito che poteva farla sua: “Ho iniziato ad attaccare a 90 km dall’arrivo, poi mi sono messo sulla ruota di Van der Poel fino al grande sprint. In volata ho seguito lui, Veermersch è partito ai 200 metri ma negli ultimi 25 sono riuscito a vincere. E ce l’ho fatta, anche se ero al limite”.

Colbrelli ha quindi dedicato un pensiero a Gianni Moscon, sfortunato protagonista della Parigi-Roubaix fino a circa 25 km dal traguardo. “Lui è molto forte, ed è partito da solo. Noi che eravamo dietro, però, abbiamo lavorato tutti insieme”, ha spiegato il vincitore della Regina delle classiche.

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