Nibali, “campagna d’Italia”: niente gare all’estero

Il coach di Vincenzo Nibali, Paolo Slongo, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport rivela le ambizioni del cliclista siciliano, che punterà al Giro d’Italia e alle classiche nel Belpaese: “Una campagna d’Italia? Questa è l’idea. Viaggerà pochissimo: resteremo sempre in Italia così da ottimizzare energie e ridurre i rischi”. 

“La sola eccezione dovrebbe essere il Mondiale, che poi è in Svizzera, quindi a casa sua visto che vive a Lugano. A luglio saremo in ritiro al Passo San Pellegrino per rifinire la condizione. Lombardia e Sanremo sono gare cheVincenzoha già vinto,ma dopo che ha fatto tanti chilometri di sterrato con la mountain, l’altro giorno mi ha detto “Paolo, pure alle Strade Bianche potrei improvvisare qualcosa…”. Ecco,questo è lo spirito giusto.E non dimentichiamo la Tirreno Adriatico, importante anche in ottica Mondiale.Poi c’è il Giro.E non serve dire altro…”.

Il periodo di quarantena è stato gestito bene: “Era inutile fissare tabelle o altro: è un campione, sa cosa deve fare. In Svizzera poteva pedalare all’apertoequesto aspetto è stato positivo perché i rulli sono ripetitivi e poco gratificanti, specie per uno come lui. Ha alternato dei lavori a delle uscite con Aru e altri atleti, anche in mountain bike. Si è allenato divertendosi. Poi negli ultimi giorni ci siamo sentiti, mi ha chiesto di avere degli schemi da seguire. L’adrenalina sale…”.

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