Giro 2022, Daniele Bennati si sbilancia su Vincenzo Nibali e Giulio Ciccone

Il commissario tecnico azzurro non vede l’ora di assistere alle sfide per la maglia rosa

E’ un Daniele Bennati ansioso che la corsa inizi quello che ha parlato, a ‘La Stampa’, a pochi giorni dall’inizio del Giro d’Italia 2022.

“Sono emozionato – ha detto il commissario tecnico della Nazionale -. Nel nostro paese il ciclismo ha una grande tradizione. Ho iniziato a rendermi conto di quanto sia importante il mio nuovo ruolo alle Strade Bianche e alla Tirreno-Adriatico. Mi ha sorpreso e mi ha scaldato il cuore perché ho capito quanto valore abbia per tutti la maglia azzurra”.

Il ct ha voluto anche sbilanciarsi su diversi nomi che, secondo lui, saranno protagonisti nella Corsa rosa di quest’anno: “A dare lustro ci penserà Vincenzo Nibali – ha subito spiegato -, con lui ci sono sempre belle sorprese. Peccato per l’assenza di Damiano Caruso, l’anno scorso si piazzò secondo. Punto su Giulio Ciccone, sulla salita del Blockhaus può fare la differenza”.

“Abbiamo un bel gruppo di giovani, da Albanese ad Alleotti. Poi Ballerini, Bagioli, Consonni, Covi, Dainese per le volate, Rota, Giacomo Nizzolo per le sprint e Lorenzo Fortunato per la classifica – ha aggiunto -. Il favorito resta Richard Carapaz, ha una squadra forte e al suo servizio. Van der Poel, invece, non punta alla generale ma darà spettacolo. Non dimentichiamo il mio amico Valverde, ha 42 anni e proverà a vincere qualche tappa. Faranno bene anche Dumoulin e Girmay”.

Bennati ha anche parlato dello stato di salute del ciclismo italiano, reduce da una prima parte di stagione fatta di alti e bassi: “Mi sembra impossibile che (il ciclismo italiano, ndr) sia scomparso. Penso a Trentin, Viviani e a Nizzolo che è caduto alla Sanremo dove poteva giocarsi le sue carte… E poi Bettiol. Insomma, ci siamo. Non ci sono stati i risultati attesi per motivi di salute. Chi ha avuto problemi di Covid, chi non ha recuperato… E poi abbiamo avuto lo stop di Colbrelli. E’ presto per tirare le somme, la stagione è lunga, siamo solo all’inizio”.

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