Davide Rebellin, lo sfogo dell’Associazione Ciclisti: “Nulla è cambiato dalla morte di Scarponi”

Cristian Salvato, presidente ACCPI, sulla tragica morte di Davide Rebellin

L’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani ha affidato a un comunicato il dolore dei propri iscritti per la tragica morte di Davide Rebellin, vittima mercoledì di un incidente stradale in Veneto.

“Non ci sono parole per commentare questa triste notizia, ci stringiamo alla sua famiglia e ai suoi cari – ha affermato il presidente della ACCPI, Cristian Salvato -. Trasformeremo tutto il dolore che proviamo in energia per rendere le strade italiane un posto migliore. Anche se oggi ci sembra tutto vano perché nonostante il nostro impegno e le promesse di chi ci governa nulla è cambiato da quando è stato ucciso Michele Scarponi. Ogni santo giorno muore un ciclista in un maledetto incidente stradale. Non importa se è bravo o meno a guidare il mezzo, quanti anni abbia, se è un uomo o una donna. Non è accettabile”.

Matteo Trentin, vicepresidente ACCPI, lo aveva visto insieme a tanti altri colleghi lo scorso fine settimana a Monaco in occasione dell’evento BeKing, che ha l’obiettivo di incentivare l’uso della bicicletta e promuovere la sicurezza stradale. Missione che ACCPI non smetterà di perseguire con la stessa grinta che Davide ha dimostrato in sella dal primo all’ultimo giorno della sua vita” ha concluso Salvato.

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