Cavendish-Sagan, Dimension Data contro l’UCI

Un contatto tra Mark Cavendish e Peter Sagan, sul rettilineo di arrivo della 4a tappa dello scorso Tour de France, costò la ‘Grand Boucle’ allo slovacco, escluso dalla competizione perché giudicato colpevole di aver fatto cadere il mannese.

Ora l’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) è tornata sui suoi passi giudicando l’episodio come “uno sfortunato, ma involontario incidente di gara” e riabilitando di fatto la figura del campione iridato. Chi non l’ha presa affatto bene è stata la Dimension Data, squadra di Cavendish.

Il patron del team sudafricano, Douglas Ryder, ha dichiarato: “Abbiamo capito che il procedimento riguardava la mancanza di possibilità per la Bora-Hansgrohe di difendersi davanti alla giuria dei commissari. Tuttavia, dopo l’annuncio, sembra che l’inchiesta abbia comportato anche un riesame dell’incidente di gara. Poiché siamo la squadra di appartenenza del corridore che ha pagato di più per questo incidente, siamo sorpresi di non essere stati inclusi in questa indagine per esprimere la nostra opinione”.


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