Agnoli dice grazie a Nibali

Sul traguardo di Torbole, al termine della prima tappa del Giro del Trentino, la cronosquadre, non solo è festa per la vittoriosa Astana… ma è anche un bel trionfo dello sport.

Valerio Agnoli, storico gregario di Vincenzo Nibali, è passato per primo all’arrivo, conquistando così la maglia ciclamino del leader della classifica. Il 31enne di Fiuggi, incredulo e commosso, ha spiegato il motivo. Ovvero: un gran bel gesto dello ‘Squalo dello Stretto’. “Con Vincenzo c’è un rapporto che va oltre il lavoro e oggi lui mi ha fatto un meraviglioso regalo. Alla partenza non era previsto che fossi alla sua ruota, ma quando si è girato e mi ha visto ha deciso in un istante di lasciarmi davanti. All’inizio non avevo realizzato nemmeno di essere passato per primo sul traguardo. Vincenzo è un signore”.

Agnoli, classe ’85, approdò alla Liquigas nel 2008, dove già militava Nibali da due anni. Da allora i due (che all’inizio erano tre, compreso Ivan Basso) non si sono mai separati: nel 2013 passarono in contemporanea alla squadra kazaka. “Nella vita è importante fare il proprio lavoro con passione e dedizione. Fare il gregario non è facile, ma io sono onorato di aver corso al fianco di grandi campioni come Ivan Basso e Vincenzo Nibali, e mi sono sempre sentito partecipe dei loro successi. Anche oggi la squadra ha sfoderato una prestazione di spessore, e per una volta sono stato io ad alzare le braccia sul palco”, ha concluso il leader del Giro del Trentino.

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