Gasperini esulta ed alza la voce

Le esultenze sfrenate di Gian Piero Gasperini dopo i gol dell’Atalanta sul campo dello Shakhtar Donetsk, in particolare dopo lo 0-2 che ha chiuso la partita con gli avversari in dieci uomini, entrano nella storia dell’Atalanta.

Alla seconda partecipazione personale dopo la parentesi con l’Inter, il tecnico torinese centra la qualificazione agli ottavi dopo aver perso le prime tre partite del girone.

“Il primo tempo è stato difficile e combattuto – ha detto il tecnico torinese in conferenza stampa – Abbiamo avuto delle ottime occasioni a inizio gara, qualcuna anche clamorosa. Poi hanno avuto anche loro ottime opportunità. Anche il secondo tempo è stato equilibrato, poi più facile dopo il vantaggio. Sono molto felice per i ragazzi, per il tipo di partita che hanno fatto. Volevamo stare in partita, sapevamo che se fossimo arrivati a mezz’ora dalla fine le nostre chances sarebbero cresciute tanto e che quando arriviamo lì siamo pericolosi”.

Inevitabile riavvolgere il nastro del girone: “Abbiamo iniziato a crederci dopo il primo punto e dopo il secondo pari a Zagabria ci abbiamo pensato. Noi abbiamo pareggiato con il City, la squadra era cresciuta. Quel segnale del 3-3 a Zagabria è stato un segnale del destino, come il gol al 95′ all’andata. Lì era possibile e con due vittorie eravamo in Europa League. C’era l’opportunità di rimanere qui. Poi è stato molto importante il risultato del City”.
 
Ora al sorteggio può arrivare uno squadrone: “Dove capiti, capiti, Lipsia e Valencia non sarebbero avversari semplici. Intanto siamo felici, speriamo di portare la nostra gente in un bel posto e in una bella città…”. 

Poi un’orgogliosa rivendicazione: “Vogliamo che questa vittoria ci dia considerazione in campionato. Qualche episodio di troppo è stato a nostro sfavore ed è stato pesante. Ci siamo guadagnati sul campo la giusta credibilità”.

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