Verona, si decide il futuro di Pazzini

Hellas Verona al via nel campionato cadetto dopo al retrocessione della scorsa stagione. Riflettori puntati sulla società del presidente Maurizio Setti che ha scelto per la panchina Fabio Grosso. Il campionato per i gialloblù inizierà domenica 26 agosto alle ore 18 al Bentegodi contro il neopromosso Padova, primo derby stagionale. Ma già si registra la prima delusione della stagione: Hellas eliminato dalla Coppa Italia dopo il secco 2 a 0 con cui è uscito dal Massimino di Catania, formazione di serie C. “L’esordio in campionato con il Padova ci mette subito davanti ad un derby nella prima giornata di un campionato lungo” ha spiegato il presidente gialloblù Maurizio Setti sul sito ufficiale della società “nostro obiettivo è iniziare bene. Sarà importante essere pronti, la partita di Catania deve farci capire che nel calcio non c’è nulla di scontato ma alla base ci devono essere grande volontà e spirito di sacrificio, per far sì che le nostre qualità emergano”. 

Setti traccia la strada anche se da qui a venerdì 17 agosto ore 20, ultimo giorno di calciomercato, restano ancora alcuni nodi da sciogliere. Il primo è legato sempre al nome di Giampaolo Pazzini ed al suo ingaggio che il presidente non ha mai fatto mistero di considerare “pesante” nonostante avesse messo sotto contratto il calciatore per cinque anni: 1,3 milioni di euro netto a stagione. Pazzini, ancora legato da due anni di contratto col Verona, lo scorso gennaio fu ceduto in prestito agli spagnoli del Levante (1 rete al Real Madrid nella gara di esordio ma poi tante panchine). Il centravanti è stato oggetto del desiderio di tante formazioni di B, bloccatesi davanti al lauto ingaggio. La società ha provato a cederlo e continuerà probabilmente fino a venerdì 17 agosto anche in ragione di diversi acquisti proprio nel settore offensivo. A partire da Di Carmine, ex Perugia, lo scorso anno autore di 22 reti. Lo stesso Pazzini, due anni orsono, fu tra i trascinatori del Verona di Pecchia e della sua promozione in A, vincendo il titolo di capocannoniere con 23 reti. 

Che succederà? Se lo chiedono i tifosi gialloblù, convinti che Pazzini possa (ancora) fare la differenza nel campionato cadetto. La sua permanenza costituirebbe, secondo diversi addetti ai lavori, la ferma volontà del presidente Setti di puntare dritti alla serie A in virtù di un attacco, Pazzini-Di Carmine-Matos-Ragusa, in cui Grosso non avrebbe che sbizzarrirsi nel scegliere diverse opportunità offensive. Gli ultimi giorni di mercato si preannunciano incandescenti anche in riva all’Adige.

 

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