Salta l’accordo tra Carlo Ancelotti e il Brasile: il Real Madrid blocca l'addio del tecnico italiano, i dettagli
Un vero e proprio colpo di scena scuote il panorama calcistico internazionale: Carlo Ancelotti non sarà il nuovo commissario tecnico del Brasile. Sembrava tutto definito: un accordo verbale con la CBF, l’esordio già fissato per il 6 giugno contro l’Ecuador e un progetto ambizioso in vista del Mondiale 2026. Tuttavia, la trattativa si è arenata bruscamente a causa della ferma opposizione del Real Madrid, che ha rifiutato di liberare il tecnico emiliano a titolo gratuito.
Il presidente Florentino Perez e il consiglio d’amministrazione del club blanco hanno posto il veto a una risoluzione anticipata del contratto — in scadenza nel 2026 — senza indennizzi. La richiesta di una separazione senza costi ha trovato il no deciso della CBF, che ha quindi interrotto i negoziati. Inoltre, Ancelotti ha chiarito di non voler rassegnare le dimissioni senza una buonuscita, rendendo così impraticabile ogni soluzione alternativa.
Il dietrofront del Real Madrid è stato innescato anche dal viaggio di Ancelotti a Londra con un emissario brasiliano per definire l’accordo, un’iniziativa mal digerita dai vertici madrileni, che ritengono ormai concluso il ciclo del tecnico ma non intendono favorirne l’uscita.
Nonostante il mancato accordo con il Brasile, l’addio tra Ancelotti e il Real Madrid appare inevitabile. I risultati sportivi deludenti — eliminazione dalla Champions League, sconfitta in Coppa del Re e rincorsa in Liga — hanno spinto il club a pianificare un cambio. Tra i nomi in lizza per la successione figura quello di Xabi Alonso, attualmente al Bayer Leverkusen, mentre si fa strada l’ipotesi di Santiago Solari come traghettatore per il Mondiale per Club.
Intanto, si vocifera di una maxi offerta dall’Arabia Saudita: l’Al-Hilal sarebbe pronto a offrire 50 milioni di euro all’anno per affidargli la panchina. Ancelotti, dunque, si prepara a una nuova avventura e vedremo quale sarà. Ma non sarà in Brasile.
