Maran rompe il silenzio tra rimpianti e futuro

Essere esonerati meno di una settimana prima della sospensione del campionato al punto che il proprio successore non ha neppure potuto esordire in partite ufficiali. Questo il beffardo destino di Rolando Maran, sollevato dall’incarico di allenatore del Cagliari il 3 marzo al termine di un lungo periodo di risultati negativi dopo un girone d’andata da protagonisti.

Walter Zenga che ne ha preso il posto aspetta ancora di debuttare, ma intanto Maran, intervistato da ‘Sky Sport 24′, è tornato sull’amarezza della decisione del presidente rossoblù Tommaso Giulini.

Per un allenatore, però, non è concesso fermarsi e allora il futuro è adesso… “È appena finita, anche se male, una bella esperienza come quella di Cagliari, dove potevamo ancora raggiungere i nostri obiettivi. Ora vediamo quello che arriva, le grandi piazze sono sempre ambite. non ne faccio mai una questione di classifica o di società. Quando ti viene presentata una proposta ti devi sentire coinvolto: quando arriverà qualcosa, e spero arrivi presto, dovrò sentire che è il percorso che voglio fare”.

“Nell’immediato cerco di far passare questo momento e fare un’analisi delle cose che sono state fatte – ha aggiunto Maran – Ogni allenatore ha poi l’ambizione di confrontarsi con panchine importanti, con campionati importanti e da parte mia questa ambizione c’è sempre. Inoltre vedo che c’è più apertura nei confronti di chi ha fatto campionati ‘difficili’: secondo me la palestra deve essere un valore, non qualcosa che sminuisce un allenatore”. 

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