Inzaghi non si sente un traghettatore

La nuova Lazio riparte da Palermo. E promette di durare molto. Domenica sera al Barbera prima panchina in Serie A per Simone Inzaghi, chiamato a sostituire Stefano Pioli dopo la pesante sconfitta patita nel derby. La classifica offre pochi spiragli per guardare all’Europa, ma l’ex allenatore della Primavera è motivatissimo e pronto a giocarsi tutto nelle prossime 7 partite. 
 
Compresa la permanenza nella prossima stagione, ipotesi cui ha aperto anche il ds Tare, presente alla conferenza stampa di vigilia della gara del “Barbera”: “Guardiamo al futuro con una scelta giovane e coraggiosa, ma molto ambiziosa. Simone è un allenatore che rappresenta lo spirito laziale e che ha scritto la storia di questo club. Gi facciamo un grande in bocca al lupo per il futuro”.
 
“Io voglio essere l’allenatore attuale e anche quello futuro della Lazio, poi sarà il campo a decidere” sono state invece le prime parole ufficiali di Inzaghi da allenatore di Serie A.
 
“Ho trovato un gruppo che viene da un brutto periodo, viene da una sconfitta brutta nel derby, ma ho trovato molta disponibilità dalla squadra e ho buone sensazioni. Quando ho iniziato questa carriera il mio obiettivo era diventare allenatore della Lazio: dopo 6 anni di lavoro con i ragazzi ce l’ho fatta e voglio giocarmela”.
 
Inzaghi ha poi confessato di aver telefonato a Pioli e di aver ricevuto un augurio molto speciale: “Mio fratello Pippo è stato il primo a farmi l’in bocca al lupo con tutta la mia famiglia”.

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