
Fabregas chiude le porte all’Inter e conferma il suo impegno nel progetto del Como per un futuro ambizioso.
Il futuro della panchina dell’Inter è ancora tutto da scrivere. Nelle ultime ore la candidatura di Cesc Fabregas ha subito una battuta d’arresto significativa, complice le parole dello stesso spagnolo e dal presidente del Como, Mirwan Suwarso. Entrambi hanno lasciato intendere chiaramente come l’ex centrocampista di Barcellona, Arsenal e Chelsea non sia intenzionato ad abbandonare il progetto ambizioso avviato sul lago lombardo.
Fabregas ha espresso il suo forte legame con il Como, dove ha intrapreso un percorso da allenatore in linea con le sue aspirazioni: “Non voglio finire la mia carriera in un club con un progetto a breve termine. Qui posso lavorare nel modo che desidero, con una visione condivisa e obiettivi comuni. Il presidente mi permette di esprimermi come voglio, e sento che stiamo costruendo qualcosa di importante, anche se siamo un piccolo club”.
Parole che suonano come una chiusura alla corte nerazzurra, ma l’Inter non ha alcuna intenzione di arrendersi. Il direttore sportivo Piero Ausilio è volato a Londra per incontrare l’entourage di Fabregas e provare a ribaltare una situazione che sembra sfavorevole. La missione è difficile, ma non impossibile: l’appeal di un club come l’Inter, orfano di Inzaghi, e con una solida struttura dirigenziale, potrebbe rappresentare una tentazione forte, anche per un tecnico ancora all’inizio della sua carriera.
Nel frattempo, restano in piedi le alternative rappresentate da Cristian Chivu e Patrick Vieira. Il primo è già ben inserito nei quadri tecnici nerazzurri, ha allenato le giovanili nerazzurre, mentre il secondo rappresenta un’opzione di prestigio internazionale. Tuttavia, l’attenzione rimane ancora puntata su Fabregas. L’Inter è pronta a giocare tutte le sue carte: Londra potrebbe essere il teatro decisivo di un colpo di scena.