Napoli, Conte si sfoga: “È la mia stagione più difficile, non mi capite”

Articolo di Martino Davidi

Il tecnico degli azzurri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della finale di Supercoppa Italiana contro il Bologna

Il tecnico del Napoli Antonio Conte in conferenza stampa alla vigilia della finale di Supercoppa Italiana contro il Bologna ha parlato delle difficoltà che stanno incontrando gli azzurri in questa stagione: “L’anno scorso avevamo fatto solo il campionato, abbiamo immesso nove giocatori, sarebbe stata una situazione complessa. Non è un trapianto che si fa con facilità. Sapevo che questa stagione sarebbe stata complessa, una delle mie più complesse. Io parlo, ma a volte sembra che non mi capite”.

“In campionato siamo dove dovremmo essere. Siamo venuti a giocarci il primo trofeo e siamo arrivati in finale. Abbiamo la possibilità di portare un trofeo in bacheca. Nelle altre competizioni c’è la possibilità di andare avanti. Tanti si dimenticano che noi abbiamo avuto infortuni seri di giocatori importanti. Quando stanno fuori in cinque, sei per tre, quattro mesi questo ha una incidenza importante”. Conte, alla nona finale in carriera da allenatore, ha avvertito i suoi: “Bello arrivare in finale, ma poi ci si ricorda solamente di chi ha vinto”.

Conte ha fatto i complimenti all’allenatore del Bologna Italiano: “Italiano ha fatto gavetta come me. Ha sempre voglia di imparare e migliorare. Di lui posso parlare solo bene. Noi allenatori non possiamo pensare di fermarci. Lui ha passione. Avere passione aiuta a rendere migliori le nostre conoscenze. Lui è uno di quegli allenatori che ha fame, passione e voglia di arrivare. Complimenti a lui, ha lavorato bene ovunque”.

In conferenza stampa c’era anche Politano che ha presentato così il match: “Partite come queste si preparano da sole. Dalla sconfitta a Bologna c’è stata una svolta, ci siamo parlati chiaramente, ci siamo detti che dovevamo cambiare qualcosa e l’abbiamo fatto. Possiamo giocare con tantissimi moduli, abbiamo tanti giocatori in grado di interpretarli. Ho giocato tantissime partite, star fuori qualche partita non è un problema. Giochiamo ogni tre giorni c’è sempre bisogno di tutti, di stare al cento per cento”.

“Siamo un gruppo, forte, unito. Ci siamo sempre aiutati dentro e fuori dal campo. Non siamo un gruppo giovanissimo, ma abbiamo tanta esperienza che cerchiamo di trasmettere ai giovani e ai nuovi arrivi. Siamo forti dentro e fuori dal campo”.

Grande appassionato di sport, è stato un discreto lanciatore di peso ma ha dovuto smettere per problemi ai tendini. Ciò non gli ha impedito di mantenere i legami con il magico mondo dell’atletica. Gli piace scrivere, ma anche leggere: il suo autore preferito è Stephen King e spera di poterlo incontrare un giorno.

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