
Il presidente del club nerazzurro ha parlato dei movimenti in panchina durante il Festival della Serie A a Parma
Il presidente dell’Inter Beppe Marotta ha parlato durante il Festival della Serie a Parma. “Se vinci sei un bravo ragazzo, se perdi molto meno – ha esordito -. Non è un fallimento ma un orgoglio essere arrivati in finale nella competizione calcistica più importante al mondo per club. E per la seconda volta in 3 anni. C’è profonda delusione ma fa parte del gioco.
“Lunedì ci raduneremo per il Mondiale per club e anche questo è motivo di orgoglio, ma nel calcio tutto si brucia con velocità estrema e l’imprevedibilità regna sovrana, tant’è che martedì il nostro allenatore ci ha detto che il suo ciclo all’Inter era finito – ha spiegato il numero uno dei nerazzurri -. Per noi non era così perché la vicinanza della finale ci aveva portato a non toccare questo argomento, ma lo stesso Inzaghi questa decisione l’ha presa solo il lunedì dopo la sconfitta”.
Quindi ha spiegato la scelta di affidare a Chivu la panchina dell’Inter: “Abbiamo identificato un profilo come conseguenza di una linea precisa del management. Il profilo adatto era un allenatore giovane che si sposasse bene con la proprietà e mettesse in atto una valorizzazione del patrimonio giovanile, ma sempre con l’obbligo di tentare di arrivare a vincere con competenze e qualità. E noi abbiamo ritenuto che questo fosse Chivu, che rappresenta il profilo adatto per i nostri obiettivi. Una prova di coraggio e determinazione che ci può portare lontano. L’importante è che ci siano una proprietà forte e un programma definito”.
“Dopo la finale persa è rimasto l’amaro in bocca a tutti, interisti e tifosi italiani, per la nostra debacle. Essere arrivati secondi è motivo di orgoglio, la finale di Champions League è l’appuntamento più prestigioso al mondo a livello di club. La lettura deve essere questa, non esaminare solo 95 minuti. Lo dico con grande decisione, la nostra stagione non è conclusa perché ci prepariamo a un altro avvenimento unico: il Mondiale per Club negli Stati Uniti, con Inter e Juve come rappresentanti” ha concluso Marotta.