Ventura: “4-2-4? Non era certo la prima volta”

Archiviata la sconfitta pesante come un macigno incassata al Santiago Bernabeu per mano della scatenata Spagna, l’Italia deve fare i conti con il prossimo impegno valido per le qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018, ovvero la gara contro Israele in programma per martedì sera.

Giampiero Ventura è intervenuto in conferenza stampa ripercorrendo cosa non abbia funzionato contro gli iberici e indicando da dove ripartire per affrontare i mediorientali: “Innanzitutto dobbiamo prendere tre punti. Contro la Spagna è stata una sconfitta che ha suscitato critiche, che vanno accettate. A volte servono anche, ma finiscono lì. Dopo c’è un’altra partita, dobbiamo chiudere il discorso qualificazioni playoff. Il resto diventano chiacchiere. Abbiamo di fronte una partita delicata che vogliamo vincere”.

“All’interno del gruppo non c’è stata nessuna ripercussione – ha proseguito il commissario tecnico -. Madrid è una tappa di un percorso che è all’interno di un progetto. Quando uno naviga a volte il mare è calmo, altre no. Adesso è il momento di riprendere a navigare e riportare la nave in porto. Ovvero prendere la qualificazione”.

Infine capitolo modulo. Quello con cui sono stati schierati gli Azzurri contro la Spagna, il 4-2-4, ha suscitato infinite critiche, ma Ventura risponde a tono: “Anche su questo argomento a volte sono un po’ sorpreso. Non è la prima volta che facciamo il 4-2-4. Poteva essere fatto o non fatto in Spagna, su quello si può sicuramente discutere. Avevamo voglia di fare un certo tipo di partita e ci siamo trovati una squadra qualitativamente superiore e in condizione. Lo sapevamo che era difficile dal momento che avevamo pescato la Spagna. Oggi abbiamo di fronte la possibilità di andare ai playoff come moltissime grandi nazioni faranno. Noi ci arriveremo, sarebbe drammatico non qualificarci al Mondiale”.

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