Alla vigilia del big match con il Milan il tecnico dei giallorossi mantiene i piedi per terra.
Nella conferenza stampa di vigilia della sfida di San Siro contro il Milan il tecnico della Roma Gian Piero Gasperini si nasconde sugli obiettivi stagionali del club capitolino. Ecco le sue parole: “Roma e Milan più di semplici outsider? Non partecipo a questi discorsi su scudetto o Champions. In questo momento penso alla Roma e di come si rapporta a una squadra come il Milan. Entrambe le squadre hanno avuto ottima partenza. Poi posso condividere come tutti che Inter e Napoli siano partite con i favori del pronostico e hanno qualcosa in più”.
“Quest’anno è un campionato più equilibrato del passato. L’obiettivo nostro è misurarci e lo abbiamo fatto con l’Inter facendo un’ottima prestazione e lo faremo domani a San Siro. E’ una bella occasione. 70 punti nell’anno solare? In termini di punti sarà difficile fare di più. Anche se poi quei punti hanno prodotto un sesto posto e oggi siamo solo all’inizio. Il mio obiettivo è cercare di coinvolgere tutti i calciatori possibili. Speriamo che i punti che riusciremo a fare siano più efficaci di quelli realizzati fino a oggi. Modric? Pensiamo alla nostra gara, lui è un giocatore straordinario e difficilmente limitabile”.
“Dybala? I problemi di Paulo sono sempre stati gli infortuni, ma lui ha tutte le qualità, non solo tecniche, anche di resistenza e fisiche. Ha fibre di alto livello. Sennò non raggiungerebbe certi livelli. Si sta allenando molto bene. Prima c’erano dei momenti che si allenava meno perché aveva qualche problema. Oggi mi sembra abbia superato anche psicologicamente quel problema e crede di poter raggiungere certe velocità e tirare più forte. Ma è tutta roba nel suo bagaglio e la stiamo tirando fuori. Vorrei fosse una stagione di quelle importanti. Lui, per il calcio di oggi, non è così vecchio, è nel momento migliore della sua maturità calcistica. Deve avere dentro di se la voglia di fare la stagione che ha fatto qualche anno fa”.
“A me sembra che centrocampo e difesa siano molto simili. Davanti abbiamo più varietà, perché siamo alla ricerca di più soluzioni perché all’inizio Bailey e Dybala non c’erano. Chi ha dato continuità è stato Soulè. La mia priorità era dare solidità a un nucleo di squadra e poi aggiungere. Ora abbiamo bisogno di fare risultati e non ho tanta voglia di fare cambi. Poi i cambi li faccio in corsa, perché per quanto non mi piacciono le 5 soluzioni io le uso sempre tutte. Non calano più le squadre, con tutti questi cambi oggi sembra basket. Le partite prima, secondo me, erano anche più belle. Le regole sono quelle e pur non piacendomi gli slot li uso”.