Juventus, Spalletti perde la pazienza con i suoi giocatori dopo la partita

Articolo di Aldo Seghedoni

L'allenatore dei bianconeri si sfoga dopo il pareggio con la Fiorentina: "Ma nello spogliatoio tutti in silenzio, è positivo"

La Juventus si è ancora arenata: terzo pareggio consecutivo per i bianconeri di Luciano Spalletti, che rischiano di allontanarsi ulteriormente dalla vetta della classifica di Serie A. Ai microfoni di DAZN l’allenatore toscano non nasconde una certa delusione dopo l’1-1 con la Fiorentina che smuove poco la classifica dei torinesi. “Siamo stati troppo scolastici nel primo tempo e abbiamo fatto degli errori che probabilmente da un punto di vista della qualità noi non possiamo fare, perché il nostro livello deve essere superiore rispetto a quello che abbiamo fatto vedere”.

Nella ripresa i bianconeri sono migliorati: “Dobbiamo assolutamente alzare il livello di tutto per venire su campi insidiosi come questo e vincere. E’ chiaro che era una partita difficile perché abbiamo trovato una squadra che ha avuto voglia di reagire, che è sotto il livello rispetto alla sua potenzialità. Però noi siamo stati scelti per fare di più, per cui dobbiamo assolutamente alzare il nostro livello”.

L’obiettivo scudetto si allontana: “Io penso di riuscire a far dare di più di quello che abbiamo fatto vedere oggi. Il silenzio dei calciatori quando sono rientrati nello spogliatoio mi evidenzia una cosa, che anche loro non sono contenti della loro prestazione, e questa è una cosa che mi fa piacere”.

La prestazione anonima di Yildiz:”L’abbiamo trovato poco perché abbiamo riportato troppe volte palla sul perimetrale difensivo, questo fatto di farla girare da una parte all’altra deve servire qualche volta a saltare un passaggio, per trovarti poi la possibilità di trovare uno spazio dentro, di imbucare dentro, ma noi non l’abbiamo fatto. Dobbiamo a giocare più sulla punta, dobbiamo andare a verticalizzare un po’ di più”.

Gli dicono tutti che è troppo elegante ma lui non crede sia vero. Ha sempre avuto una grande attrazione per la NBA ma l’altezza non l’ha mai supportato e così ha dovuto ben preso riporre il sogno nel cassetto di diventare un giocatore di basket professionista. Ma non considera che scrivere sia un ripiego, tutt’altro.

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