Nerazzurri in un buon periodo, al contrario dei campioni d'Italia, ma verso Napoli-Inter le parole di Cristian Chivu alla squadra sono chiare
Un’Inter in netta ripresa si prepara ad affrontare la trasferta di Napoli contro una squadra che al contrario sta affrontando un periodo di maggiori difficoltà. Cristian Chivu però non ha nessuna intenzione di sottovalutare una sfida che più volte negli ultimi anni è valsa la vittoria dello scudetto. E, soprattutto, invita tutti a non sottovalutare l’apparente appannamento degli uomini guidati da Antonio Conte.
“Quello che ha vissuto il Napoli nell’ultima settimana vale davvero poco – è il monito di Chivu in conferenza stampa ad Appiano Gentile -. Affronteremo i campioni d’Italia, in una sfida dalle altissime ambizioni. La partita sarà combattutissima, tutti vorranno conquistare il risultato massimo. La rivalità c’è, loro hanno vinto due scudetti in tre anni e sono una grande realtà del calcio italiano e non solo”.
“Non neghiamo l’evidenza, questa partita sarà molto importante. Ma è presto per dire che indirizzerà l’intera stagione – aggiunge però Chivu -. Le squadre che in Serie A hanno già perso due partite sono tante, e le sconfitte hanno lo stesso valore per tutti. Detto questo, è chiaro che l’Inter debba affrontare questa sfida capendo quanto è importante. Dovremo giocare a Napoli con il giusto livello di convinzione e passione, oltre che presenza mentale. Anche perché a rendere difficile la partita sarà anche l’ambiente”.
Chivu si sofferma quindi brevemente sui singoli della sua Inter, in particolare per quanto riguarda il reparto avanzato a sua disposizione. “Il fatto che in attacco giochi Bonny o Esposito al fianco di Lautaro Martinez non mi cambia nulla. Ho a disposizione quattro attaccanti tutti compatibili tra di loro. Ognuno di loro mette il gruppo davanti a ogni cosa, sono tutti molto generosi e sanno lavorare per la squadra. Non ho in mente coppie definite, perché tutti e quattro sanno stare insieme senza pestare i piedi”, sono le parole del tecnico nerazzurro.
