Il Napoli in volata scudetto, Conte torna a Lecce con un solo obiettivo

Le dichiarazioni di Antonio Conte nella conferenza per Lecce-Napoli, sfida valida per la 35ª giornata di Serie A

Antonio Conte, allenatore del Napoli, è intervenuto in stampa per presentare la sfida dei campionato contro il Lecce in programma sabato 3 maggio alle ore 18:00 al Via Del Mare di Lecce. La squadra di Conte arriva dall’importantissima vittoria contro il Torino, grazie alla quale ha conquistato la vetta solitaria della classifica. Ora il destino è in mano completamente agli azzurri, che con 3 vittorie e 1 pareggio diventerebbero campioni d’Italia.

Il Lecce arriva invece dal pareggio di Bergamo contro l’Atalanta, ma ha bisogno di punti per riuscire a allontanare la zona rossa della classifica. Sarà quindi una gara fondamentale per entrambe per riuscire a centrare i propri obiettivi.

L’allenatore azzurro ha esordito in conferenza stampa con: “Non è la partita più importante dell’anno né per noi né per il Lecce, perché ne mancano altre tre. Cerchiamo di mettere i giocatori migliori e continuare a fare quanto fatto in questo periodo. Il ritorno a Lecce? è una partita diversa dalle altre. Sono nato a Lecce e sono diventato uomo a Lecce. Io rimarrò sempre fedele al sentimento che mi lega a questa città”.

In seguito ha proseguito: “Abbiamo cercato nelle emergenze di trovare la formula giusta. All’inizio magari abbiamo sbagliato come contro il Monza, poi ci siamo sistemati. Non esistono formule infallibili e so che tutto dipende dal risultato, anche se non credo sia giusto. Cerchiamo di fare di necessità virtù mettendo in campo i giocatori migliori. La voglia, lo studio, il lavoro e il gioco sono sempre rimaste, altrimenti non avresti la miglior difesa in Europa e i numeri che abbiamo”.

Antonio Conte ha proseguito dicendo: “McTominay? Oggi Scott è un giocatore più forte rispetto a quando arrivato, penso che lo sappia anche lui di star diventando completo e di decidere da che parte andare in carriera visto che a Manchester non ha mai avuto un ruolo centrale. Ma come lui tutti, altrimenti non si spiega il nostro rendimento“.

Ha infine concluso parlando di: “Oliveira come centrale? Inutile rispondere, sapete già tutto”.

 

 

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