"Non credo ci sia mai stata davvero questa possibilità"
Nel corso di una lunga intervista concessa a DAZN, Daniele De Rossi, attuale allenatore del Genoa, ha fatto il punto sulla sua esperienza in rossoblù ma ha anche ripercorso alcune tappe del suo passato, soffermandosi in particolare sull’esonero dalla Roma, avversaria che affronterà tra pochi giorni all’Olimpico: “Mi dispiace per come sono andate le cose ma alla fine la squadra ha avuto l’exploit che avevo previsto. Avevo un progetto ben definito: il primo anno per costruire, il secondo per crescere e il terzo per lottare per lo scudetto“.
“Non era folle puntare su quel gruppo, che considero molto forte – ha sottolineato l’ex campione del mondo -. I presidenti si fidavano di me, a livello tecnico avevo grande libertà e iniziavano a chiedermi indicazioni anche in vista dei tre anni successivi. Poi qualcosa si è incrinato ed è un peccato, perché io e il mio staff non meritavamo ciò che è successo”. De Rossi è poi tornato sui rapporti con alcuni dirigenti giallorossi: “Nelle mie prime esperienze ho avuto problemi, in modo diverso, con dei dirigenti. Alla Spal ci siamo chiariti e ancora oggi ci sentiamo, mentre a Roma ho avuto qualche attrito con l’amministratore delegato: nulla di clamoroso, ma comunque delle difficoltà”.
L’addio alla Roma però nella Capitale fa ancora discutere tra i tifosi giallorossi: “Per quanto riguarda l’esonero, penso di avere la coscienza pulita. Non ho mai tradito nessuno e non ho mai usato il “potere” che avevo in quella città per proteggere me stesso o andare contro i giocatori. Se mi fossi comportato diversamente non sarei così orgoglioso di quanto abbiamo fatto”. Sulla possibilità di un ritorno alla Roma, l’ex capitano è stato chiaro: “Non credo ci sia mai stata davvero questa possibilità”.
“La scelta che hanno fatto è stata netta e, probabilmente, non sarebbe stato il passo giusto per me, anche se sarei tornato subito. In questo anno ho rifiutato pochissimo perché avevo voglia di allenare: solo una categoria e qualche situazione poco chiara. In molti altri casi, invece, sono stato io a essere rifiutato”.
Chiosa con uno sguardo alla sfida di lunedì sera contro il suo passato, con tanto di battuta a denti stretti: “Sarà una partita particolare, sono curioso. Ho desiderato ogni giorno della mia vita che la Roma vincesse e questa è la cosa che mi fa più sorridere: per una settimana dovrò lavorare per farla perdere”.
Andrea Gussoni
Giornalista dal 2008 e grande appassionato di tutti gli sport da sempre, segue con particolare interesse basket e volley che ha anche praticato a livello dilettantistico fino ai tempi dell’università. Ama viaggiare, sia per lavoro che con la mia famiglia, e non sa resistere alle tentazioni in cucina.