Cristian Chivu prova a far voltare pagina all’Inter dopo la finale di Champions League

Cristian Chivu è tornato a parlare in conferenza stampa in vista dell'ultima partita del girone del Mondiale per club, contro il River Plate

Cristian Chivu è tornato a parlare in conferenza stampa in vista dell’ultima partita del girone del Mondiale per club, contro il River Plate: “Ci aspetta una gara difficile come lo sono state le altre due. Ci sono squadre che hanno diverse ambizioni, vogliono fare bella figura e ti rendono il gioco difficile. Poi parliamo di squadre con una condizione fisica migliore rispetto alle europee che sono a fine stagione, quindi non è semplice, ma nel calcio nulla è mai facile. Bisogna trovare energie mentali e fisiche per affrontare una partita del genere in una competizione del genere”.

“Io sono contento di tutti i giovani come di tutta la squadra che si è messa a disposizione del gruppo. Non va dimenticato che questo è un torneo ufficiale, è un campionato del mondo, non sono partite amichevoli di preparazione estiva. Non dimentichiamo il contesto: i ragazzi sono arrivati e si sono messi a disposizione facendo il massimo”.

Si parla ancora tanto della finale di Champions League: “Ragazzi, è passato un mese da Monaco però tutti i giorni leggo le stesse cose su quel risultato, si dice che bisogna superarlo, ma se diciamo sempre le stesse cose ogni giorno è difficile farlo. Credo che i ragazzi abbiano ascoltato il mio consiglio e abbiano smesso di leggere. Abbiamo fatto leva su una cosa importantissima nel calcio e anche nella vita: trovare umanità, un po’ di gentilezza e premura per dimenticare in fretta quello che la vita ti regala perché spesso ti regala momenti non belli. Ma quando hai accanto uomini che ti guardano negli occhi senza cercare altrove le domande, tutto è più semplice”.

Chivu non ha svelato nulla dal punto di vista tattico, dribblando una domanda sul modulo: “Quello che possiamo controllare è ciò che facciamo oggi e ciò che proveremo a fare domani. La qualificazione non è ancora certificata quindi non posso pensare a quello che sarà un possibile accesso alle fasi successive. Dobbiamo pensare a cosa fare domani, che è la cosa più importante. Capire se il River si mette a specchio, se continuerà a giocare come ha fatto finora a noi interessa fino a un certo punto perché dobbiamo guardare a noi stessi, a ciò che dobbiamo fare noi, ad essere pronti a capire i momenti della partita e come indirizzarli”.

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